L'analisi del nuovo articolo di Franco Gabbani si sposta questa volta nel mondo di un associazionismo antesignano, le confraternite, necessarie per togliere dall'isolamento e dal mutismo le popolazioni delle campagne, anche se basate esclusivamente sui pricipi della religione.
E d'altra parte, le confraternite, sia pur "laiche", erano sottoposte alla guida del parroco.Sono state comunque i primi strumenti non solo di carità per i più bisognosi, ma soprattutto le prime esperienze di protezione sociale verso contadini ed operai.
Cascina Oltre non ha compromesso la coalizione.
Abbiamo creduto fino all’ultimo di poter rispondere a ciò che i cittadini chiedevano: unità. Un’unita espressa con un candidato concordato da una coalizione in grado di riunire tutti i soggetti interessati. Ci siamo confrontati per mesi, ma avevamo dato troppo presto per scontato che si potessero superare pulsioni unilateraliste e personalismi vari. La verità, a differenza di quanto dichiarato negli ultimi giorni dal candidato dal Pd Michelangelo Betti, è che a metà gennaio, durante una riunione dove abbiamo partecipato con il Pd e M5S, ci siamo dati l’impegno di trovare un candidato di coalizione. Il Pd stesso, dopo alcuni passaggi, ci ha proposto una figura su cui tutti potevamo convergere: Cristiano Masi.
Un nome che rappresentava il civismo, il mondo delle associazioni e del volontariato. Così, il 31 gennaio, l’ultima riunione avvenuta dalla coalizione, il tavolo si chiudeva con una convergenza su questo nome e il PD che si impegnava ufficialmente a portarlo in Segreteria e se necessario in Assemblea. Ma, a sorpresa, il 5 Febbraio, senza informare in alcun modo i membri della coalizione, il Pd scegli che il suo candidato sarà Betti.
Noi, come tutti i cascinesi, veniamo a scoprire questo diktat la mattina del 6. Siamo rimasti sorpresi e soprattutto sbalorditi dalle dichiarazioni dello stesso candidato che in un’intervista dichiara di voler trovare un punto di incontro con le forze di sinistra per un’unione trainata dal Pd. No, questa per noi non è coalizione. Inoltre, dov’è il rinnovamento che i cittadini chiedono? Dov’è quel cambiamento che i cascinesi bramano? Fino a oggi abbiamo cercato il confronto per rispondere a queste necessità, abbiamo lavorato seriamente per una coalizione allargata. Ci abbiamo creduto fino al 6 Febbraio e non vogliamo smettere di crederci, noi NO.
L’unica prospettiva che rimane è ripristinare un tavolo per un confronto con il Pd dove proporremo quello che a noi pare un possibile strumento per evitare la rottura: le primarie di coalizione: c'è il tempo, così come ci sarà la partecipazione popolare. Se così non fosse, resteremo coerenti con noi stessi e con i motivi che hanno portato alla nascita di Cascina Oltre, porteremo il nostro programma e il nostro candidato con l’obiettivo di sconfiggere il nemico comune, la destra.
Cascina Oltre