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L'articolo di oggi non poteva non far riferimento alla festa del SS. Crocifisso che Pontasserchio si appresta a celebrare, il 28 aprile.Da quella ricorrenza è nata la Fiera del 28, che poi da diversi anni si è trasformata in Agrifiera, pronta ad essere inaugurata il 19 aprile per aprire i battenti sabato 20.La vicenda che viene narrata, con il riferimento al miracolo del SS. Crocifisso, riguarda la diatriba sorta tra parroci per il possesso di una campana alla fine del '700, originata dalla "dismissione" delle due vecchie chiese di Vecchializia. 

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per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Colori u n altra rosa
Una altra primavera
Per ringraziarti amore
Compagna di una vita
Un fiore dal Cielo

Aspetto ogni sera
I l tuo ritorno a casa
Per .....
Oggi è venuto a mancare all’affetto di tutti coloro che lo conoscevano Renato Moncini, disegnatore della Nasa , pittore e artista per passione. .....
Coronavirus, ingegneri:
No ai dispositivi sanitari fai da te.

28/3/2020 - 11:47


Coronavirus, ingegneri: “No ai dispositivi sanitari fai da te. Rischi gravissimi”Iadanza (Ordine Ingegneri Firenze): “Bene la solidarietà, ma non ci si può improvvisare”

Firenze, 28 marzo 2020 - Di fronte all'ondata di solidarietà che si è alzata per rispondere alla drammatica carenza di dispositivi di protezione e sanitari, dalle mascherine ai ventilatori polmonari, gli ingegneri biomedici mettono in guardia dai rischi del “fai da te”.
Sono tantissime le richieste che arrivano in questi giorni agli ingegneri da parte di imprenditori e cittadini che vogliono mettersi a realizzare in proprio dispositivi medici o di protezione (Dpi) per pazienti e operatori sanitari.
 
Ernesto Iadanza, membro della commissione biomedica dell'Ordine degli Ingegneri di Firenze e docente a contratto di ingegneria clinica all'Università di Firenze e presidente della divisione Health Technology Assessment (Hta) della Federazione mondiale ingegneri biomedici (Ifmbe), che presta anche consulenze alle aziende, mette in guardia dai possibili rischi: “C'è una grande confusione. Bisogna stare molto attenti, soprattutto a quello che circola sui social network: non si può pensare di fare un respiratore polmonare usando il filtro di un aspirapolvere o una mascherina chirurgica con la fodera di una divano. Vanno bene le semplificazioni burocratiche concesse per agevolare la produzione di dispositivi in tempi di emergenza, ma bisogna stare molto attenti a ciò che si fa e ricordarsi che per garantire la salute e la protezione delle persone servono le giuste competenze”.


"E' bene ricordare - aggiunge Francesca Satta,

coordinatore commissione biomedica e consigliere dell'Ordine degli Ingegneri di Firenze - che per realizzare dispositivi sanitari di questo tipo sono necessarie competenze specifiche che si acquisiscono solo con un solido percorso di studi universitari ed un'etica professionale garantita dal codice deontologico che l'iscrizione ad un ordine professionale chiede di rispettare"


 
-- Lorenzo Galli Torrini

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