Il mese scorso è stato presentato un nuovo libro pubblicato dall'Editore MdS, "Il coraggio tra i fiori di ortica", un'opera intensa e profonda cheracconta l'infanzia non solo nella sua dimensione più luminosa, ma anche nelle sue ombre, fatta di giochi e risate, ma anche nelle sue ombre, tra segreti, paure, abusi e battaglie quotidiane che i più piccoli affrontano con straordinaria forza.
Un libro che ci ha subito colpito e per il quale si preannunciava un sicuro interessamento e successo a livello nazionale.
Oggi la nostra Lily non commenta una lettura di un libro, ma una pagina della sua vita.
Oggi è una giornata piena di vento, quello freddo che ti sconquassa l’anima. Non è il vento leggero e frizzante che muoveva i panni nell‘ orto di Malaventre. Per i piani temporali che sono un’invenzione umana posso volgere lo sguardo oltre il campo. Vedere Amerigo che va da Fiore a “sistemare“ il maiale, facendo il giro dalla fattoria e trovare una minuscola bambina dagli occhi a fessura, con le manine così carine da far pensare al nonno che da grande avrebbe potuto diventare come la Riesa, quella che l’aveva fatta nascere, una levatrice.
Amerigo era uno curioso e quando seppe come si chiamava la bambina gli disse che quel nome lo avrebbe dato al nipote, quando sarebbe nato 17 giorni dopo.
E così i bimbi sono cresciuti entrambi con lo stesso nome, a tratti vicini in altri lontani, con vite e scelte alcune volte diverse altre convergenti. Acqua e fuoco, come lo erano i nonni.
Con le loro madri che quando se ne sono andate hanno creato una frattura che non si colmerà mai. Anche per noi, che siamo nati in autunno, è arrivato l‘inverno.
“Siamo stati sulla terrazza della vita fino a che non sono arrivati gli altri “