L'analisi del nuovo articolo di Franco Gabbani si sposta questa volta nel mondo di un associazionismo antesignano, le confraternite, necessarie per togliere dall'isolamento e dal mutismo le popolazioni delle campagne, anche se basate esclusivamente sui pricipi della religione.
E d'altra parte, le confraternite, sia pur "laiche", erano sottoposte alla guida del parroco.Sono state comunque i primi strumenti non solo di carità per i più bisognosi, ma soprattutto le prime esperienze di protezione sociale verso contadini ed operai.
Insieme ad altre Associazioni di Protezione Civile del territorio vecchianese e con il coordinamento del Comune di Vecchiano, uomini e mezzi della Sezione consegnano generi di prima necessità, prelevandoli presso i supermercati locali e farmaci alle persone over 65, o fisicamente fragili che ne fanno apposita richiesta.
Un servizio importante per la comunità al quale la Sezione ha risposto da subito presente, mettendo in campo squadre di Volontari (da un minimo di una, fino a un massimo di tre al giorno) composte ciascuna da due persone che, munite di mascherine e guanti, per quasi l’intero arco della settimana sopperiscono alle molteplici richieste.
Per la Sezione la priorità è tutelare i propri Volontari e la scarsità di Dispositivi di Protezione Individuali è il primo problema da risolvere, soprattutto quando a scarseggiare sono le mascherine, importante presidio in questa emergenza.
Ecco allora che arrivano gesti di solidarietà per i Volontari che espletano il servizio. Ne sono la prova le donazioni di oltre 15 mascherine cucite a mano e donate alla Sezione da una Socia, che ha preferito rimanere nell’anonimato, alla quale rivolgiamo un grande pensiero di gratitudine.
Come un immenso grazie va rivolto alla Farmacia di Filettole, la quale ha donato alla Sezione oltre 30 mascherine chirurgiche e alla Parafarmacia di Nodica, la quale ne ha donate ben 16.
Piccoli ma significativi gesti, che gratificano i Volontari e danno un senso al prezioso lavoro da loro svolto.