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In questo nuovo articolo di Franco Gabbani viene trattato un argomento basilare per la società dell'epoca, la crescita culturale della popolazione e dei lavoratori, destinati nella stragrande maggioranza ad un completo analfabetismo, e, anzi, il progresso culturale, peraltro ancora a livelli infinitesimali, era totalmente avversato dalle classi governanti e abbienti, per le quali la popolazione delle campagne era destinata esclusivamente ai lavori agricoli, ed inoltre la cultura era vista come strumento rivoluzionario. 

Sei fuori tema. Ma sappiamo per chi parli. . .
. . . non so se sono in tema; ma però partito vuol .....
Quelle sono opinioni contrastanti, il sale della democrazia, .....
. . . non siamo sui canali Mediaset del dopodesinare .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Pensiero Prismatico
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Ma è vero giuro è vero
Pur cambiando la vela e mura
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Al cuore
Per amarti .....
La Proloco di San Giuliano Terme, attenta alla promozione e alla valorizzazione dell'ambiente indice il concorso "il giardino e il terrazzo più bello" .....
di Umberto Mosso
INDIETRO POPOLO

11/5/2020 - 16:20

INDIETRO POPOLO

 

Ho imparato che saper fare la domanda giusta spesso è più importante che avere una risposta.

C’è una domanda che gira da oltre un mese, alla quale Conte e Speranza non hanno mai risposto nei rarissimi casi nei quali un giornalista onesto abbia avuto il coraggio di rivolgergliela.

Ieri sera Fazio l’ha rivolta, come per la verità fa da settimane, ai tre medici ospiti di “Che tempo che fa”, che sulle prime hanno glissato. Si è capito che eludevano la risposta perché avrebbero solo potuto rispondere, imbarazzati, con un parere personale che esulava dalle loro competenze di scienziati, ma rientrava nell’ambito di quelle di chi governa.

“Perché, essendo ormai chiaro che l’approccio giusto era quello utilizzato tempestivamente dalla Regione Veneto (tamponi di massa, non solo agli ammalati, ma a caccia di asintomatici contagiosi, tracciamenti dei contatti, isolamenti domiciliari o in strutture dedicate, lockdown mirati di zone a rischio o dei focolai individuati etc), perché” chiede Fazio, come tutte le persone ragionevoli in Italia “questo approccio non è stato subito esteso su indicazione centrale alle altre Regioni ed ora non è diventato un piano di intervento unitario che sostenga la Fase 2?

”Dopo l’insistenza di Fazio alla fine il prof. Burioni ha risposto, come tra sé e sé, “ce lo chiediamo anche noi.” “Capisco che abbiate difficoltà a rispondermi” ha concluso Fazio “spero, la prossima settimana, di avere in studio qualcuno dei responsabili nazionali che voglia rispondere”.

 

Gli appelli a non abbassare la guardia, a essere responsabili li trovo stucchevoli e ora persino offensivi. Gli italiani non possono essere ringraziati continuamente e al tempo stesso essere trattati come bambini da minacciare, soggetti a un’operazione di privatizzazione delle responsabilità istituzionali, attraverso l’orgia di DPCM cui siamo sottoposti, che non era e non è necessario utilizzare essendoci altri strumenti d’urgenza, non meno tempestivi ed efficaci, previsti dalla Costituzione.

Quelli che si sono stracciati le vesti contro la “torsione autoritaria” rappresentata, secondo loro, dalla riforma costituzionale del 2016, che pezzo a pezzo viene riabilitata dai fatti, non capiscono che questo modo di governare è un pericoloso precedente che, non voglia il cielo, d’ora in avanti sarà difficile contrastare.

Ve li immaginate i DPCM della destra?

I fan di Conte, Speranza, Bonafede, e Crimi, soprattutto quelli che dicono di venire da una sinistra ormai sbiadita e silenziosa, hanno perso ogni carattere di libertà e coraggio. Non pretendo risposte giuste, ma almeno le domande vere sapete ancora farvele?











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