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Il successo di lettura delle precedenti serie di articoli, realizzati da Franco Gabbani e Stefano Benedetti, sulle vicende di persone e famiglie del nostro territorio, ci ha spinto a proseguire nel lavoro, con una nuova serie di articoli, frutto del lavoro di Franco Gabbani, che potremmo definire con il titolo “Persone, vicende e curiosità storiche della valle del Serchio e non solo”.   

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Governo
Accordo sui migranti, Bellanova si commuove: “Invisibili saranno meno invisibili”

14/5/2020 - 8:49


Accordo sui migranti, Bellanova si commuove: “Invisibili saranno meno invisibili” 

 

 "Voglio sottolineare un punto per me fondamentale, l'emersione dei rapporti di lavoro. Da oggi gli invisibili saranno meno invisibili".

Lo dice la ministra per le Politiche Agricole in conferenza stampa a Palazzo Chigi. "Da oggi possiamo dire che lo Stato è più forte del caporalato", aggiunge Si commuove la ministra Bellanova, presentando in conferenza stampa l'intesa per l'emersione del lavoro in nero degli agricoltori, colf e badanti trovata nel Decreto Rilancio.

“Voglio sottolineare un punto per me fondamentale, l'emersione dei rapporti di lavoro. Da oggi gli invisibili saranno meno invisibili". E ancora: “Da oggi possiamo dire che lo Stato è più forte del caporalato". “Vince la civiltà”

 

APPROFONDIMENTO

 

Decreto rilancio, via libera del Cdm alle misure

Nel corso della giornata, la ministra per le Politiche Agricole aveva già espresso la sua soddisfazione per l’accordo arrivato nella notte tra il 12 e il 13 maggio dopo un lungo confronto nella maggioranza, preceduto da non poche polemiche da parte dell’opposizione. “Ha vinto la dignità degli uomini e delle donne, di persone che vivono in una situazione di grande difficoltà e che potranno adesso chiedere tutele nel proprio lavoro", sono state le parole di Teresa Bellanova.

Regolarizzazione braccianti, colf e badanti

L’intesa di governo prevede che si possa presentare istanza per concludere un contratto di lavoro subordinato con cittadini stranieri presenti sul territorio nazionale o per dichiarare la sussistenza di un rapporto di lavoro irregolare, tuttora in corso, con cittadini italiani o cittadini stranieri. La norma, che recepisce l'accordo nella maggioranza sulla regolarizzazione dei migranti e dei lavoratori irregolari, si applica a lavoratori agricoli, colf e badanti. I cittadini stranieri, con permesso di soggiorno scaduto tra il 31 ottobre 2019 e il 31 gennaio 2020, potranno richiedere un permesso temporaneo di 6 mesi. Le istanze non potranno essere presentate da datori di lavoro che siano stati condannati negli ultimi 5 anni per favoreggiamento dell'immigrazione clandestina o per reati diretti al reclutamento di persone da destinare alla prostituzione o allo sfruttamento di minori.

Non sono ammessi a queste procedure i cittadini stranieri nei confronti dei quali sia stato emesso un provvedimento di espulsione.

 https://youtu.be/80yJDE0-Ga0

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14/5/2020 - 13:01

AUTORE:
Lettore

@GiorgiaMeloni
Centinaia, forse migliaia di italiani in queste settimane hanno pianto per disperazione di aver perso tutto per timore perderlo. Aspettando un aiuto che non è arrivato. Stasera il Ministro #Bellanova si è commossa. Ma per la regolarizzazione degli immigrati. Sono basita.
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Carlo Calenda

Cara Giorgia,
Teresa Bellanova ha passato 5 anni di nottate sui tavoli di crisi per salvare operai e imprese, risolvendo circa 80 crisi industriali.
Tu hai mai fatto qualcosa di vagamente simile?
Puoi commuoverti per il dolore degli ultimi, siano essi italiani o stranieri. Puoi essere contrario alla sanatoria senza irridere la commozione di una donna che è stata ultima. E se non comprendi ciò non potrai prenderti cura di nessuno, neanche degli italiani perché non sai cosa sia la cura.
Hai un cuore duro. E come diceva Chesterton “cuore duro cervello tenero”

14/5/2020 - 12:54

AUTORE:
Teresa Bellanova

...ho pianto. Ho faticato, ho combattuto, e alla fine ho pianto. Hanno accostato le mie lacrime ad altre lacrime: le hanno riportate ad un genere, quello femminile.
Io invece ho avuto la forza di piangere - sì, la forza - perché ho fatto una battaglia per qualcosa in cui credevo sin dall’inizio, perché ho chiuso il cerchio di una vita che non è soltanto la mia, ma è quella di tantissime donne e uomini che come me hanno lavorato nei campi.
Però una cosa la voglio dire, a chi sta con me e a chi sta contro di me: le lacrime non le giudicate perché appartengono non a me sola, ma a chi ha ogni giorno il coraggio di sfidare per cambiare, sapendo che si può perdere o vincere. Sono cose che hanno a che fare con la vita, con l’impeto e la forza delle idee. Le lacrime sono il segno costitutivo, generativo della nostra specie. Chi le teme, o chi non ne comprende il senso e la forza, ha perso di vista il carattere più importante dell’umano: la coscienza delle cose, quant’è prezioso mostrarsi vulnerabili.
Se abbiamo perso di vista questo, se non sappiamo più riconoscere cosa significa il pianto di chi crede in quello che fa, è preoccupante. Più di ogni battaglia, vinta o persa che sia.
La forza delle donne, ed anche di molti uomini, è proprio saper piangere: non esiste un “pianto di genere“, perché l’unico genere capace di pianto è quello umano. Le donne qui non c’entrano nulla: c’entrano coloro che ogni giorno portano avanti le battaglie in cui credono, magari impopolari ma giuste. Quelli che avanzano il cuore senza bisogno di calcolare le distanze. Spostano la notte più in là. E credono nella politica che guarda in faccia i problemi che attendono risposte.