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In questo nuovo articolo di Franco Gabbani viene trattato un argomento basilare per la società dell'epoca, la crescita culturale della popolazione e dei lavoratori, destinati nella stragrande maggioranza ad un completo analfabetismo, e, anzi, il progresso culturale, peraltro ancora a livelli infinitesimali, era totalmente avversato dalle classi governanti e abbienti, per le quali la popolazione delle campagne era destinata esclusivamente ai lavori agricoli, ed inoltre la cultura era vista come strumento rivoluzionario. 

Sei fuori tema. Ma sappiamo per chi parli. . .
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Quelle sono opinioni contrastanti, il sale della democrazia, .....
. . . non siamo sui canali Mediaset del dopodesinare .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Esposizione alla criminalità:
Il lockdown rischia di peggiorare la situazione!

18/7/2020 - 13:32

Esposizione alla criminalità: il lockdown rischia di peggiorare la situazione!
Liquidità, burocrazia e criminalità i principali ostacoli per le imprese del terziario 


Oltre 2 mila le imprese potenzialmente coinvolte.

A rischio usura soprattutto bar e ristoranti.
Pisa, 18 Luglio 2020 – Prima il lockdown, una ripartenza che non c'è ancora, e sostegni alle imprese praticamente nulli, il rischio di infiltrazioni criminali nel tessuto economico aumenta progressivamente, anche in provincia di Pisa.

A parlare è il direttore di Confcommercio Pisa Federico Pieragnoli: “L'indagine del Centro Studi di Confcommercio dimostra in tutta evidenza che l'esposizione degli imprenditori all'usura e ai tentativi della criminalità di appropriarsi di aziende, aumenta in condizione di temporanea ma grave fragilità come è l'attuale fase di post-lockdown. A rischiare più di tutti, soprattutto i bar e ristoranti, ovvero quelle attività che hanno sofferto e stanno soffrendo consistenti perdite di fatturato e di reddito”.
L'indagine Format/Confcommercio, svolta a livello nazionale, evidenzia gli ostacoli maggiormente avvertiti dalle imprese durante l'emergenza sanitaria: liquidità e credito al primo posto (30,7%), calo dei consumi (29,8%), burocrazia (15%), costi della riapertura (13,3%), criminalità (11,1%). “La liquidità è uno dei problemi più gravi in questa fase, come dimostrano i dati più recenti di Banca d'Italia” - ammette Pieragnoli: “in Toscana il 21% delle imprese è a rischio illiquidità, percentuale che sale al 25% per le imprese del terziario e che tocca i livelli massimi per i comparti dell'alloggio e della ristorazione (32%). Proiettando questo dato a livello provinciale parliamo di qualcosa come 5-600 ristoranti e 3-400 bar. Comunque, è indiscutibilmente grave vedere comparire la criminalità tra i principali ostacoli dell'attività di impresa”.
Secondo lo studio Confcommercio, l'indice di esposizione all'usura delle micro e piccole imprese del terziario in questa frangente storico è una frazione prossima al 10%. “Sarebbero più di duemila le imprese di Pisa e provincia esposte a pressioni della criminalità, almeno per quanto riguarda i prestiti a usura e l'acquisizione anomala, attraverso tentativi di acquisizione di attività a prezzi troppo inferiori o superiori a quelli di mercato; percentuale che sale al 13% per proprietari di bar e ristoranti, ovvero di quelle imprese tra le più fragili economicamente e per questo più vulnerabili” - ribadisce Pieragnoli.
Un altro aspetto da evidenziare è che se da un lato due imprese su tre dichiarano molto o abbastanza efficace l'azione delle forze dell'ordine e della magistratura, e valutano altrettanto positivamente le diverse forme di collaborazione tra autorità centrali e locali, forze dell'ordine, magistratura e associazioni di categoria, dall'altro la comprensibile reticenza degli imprenditori a dichiararsi su questioni così delicate appare sensibilmente cresciuta durante la pandemia. “Come associazione siamo a disposizione di tutti gli imprenditori, per supporto, sostegno, consulenza e segnalazioni informali” - conclude il direttore Pieragnoli- “e ci rivolgiamo al prefetto Castaldo, al quale invieremo questo studio, confermandogli la nostra massima disponibilità alla collaborazione nell'ottica della tutela degli imprenditori, del rispetto della legalità e della salvaguardia del tessuto imprenditoriale pisano”.
 
 


Fonte: Alessio Giovarruscio
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