Siluro di Zingaretti contro Renzi: "Voleva distruggere il Pd, ha perso".

Cronaca di un vincitore assai disperato.



Poteva scegliere  un territorio migliore per raccontare che la scissione renziana non ha scalfito la solidità del Pd. Ma si sa che il personaggio non ne indovina una. 
E meno male che non ha aggiunto " il Pd in Sicilia non si ferma".
Non aveva i dati per rincuorare i superstiti Pd presenti, per cui si doveva inventare qualche frase ad effetto.
Lui che è diventato segretario del Pd perdendo l'8% alle regionali in Lazio mentre Renzi ha perso solo il 6,5%.
Ma si sa che uno sconfitto può diventare rapidamente un trionfatore nel mondo della sinistra.
Come può accadere il contrario e dal trionfo si può passare alla dimenticanza, come ben sa Grasso.
Venendo ora alla noiosa ma unica fonte di certezza che sono i numeri occorre dire che il Pd è passato da 40mila a 13 mila iscritti nel giro di un anno come certificano i dati del congresso testè celebrato in Sicilia. 
Meno 27mila quasi il 70% della forza organizzata.

Memore forse delle imprese di Bersani che mentre parlava di radicamento, quando era segretario, perse 450mila iscritti su 900mila che ne ereditò da Veltroni e Franceschini.
Venendo al peso istituzionale il Pd in Sicilia ha perso quattro deputati regionali  a favore di Italia Viva. sui 12 che ne aveva.

Non ha neanche un senatore mentre Italia Viva ne ha due.
Al Comune di Palermo il gruppo di Italia Viva ha sette consiglieri, a fronte dei due del Pd.
A Catania 3 a 2 a favore di Italia Viva.

E ci fermiamo qui.
Ti auguriamo caro Zingaretti cento di queste vittorie da millantare al popolo festante e da caricare.
Le puoi raccontare anche a giornali e talk show che non si preoccupano mai di verificare. Perchè i numeri dicono sempre tutto il contrario di quello che affermi. .

.E se fai riferimento ai sondaggi cita anche quello che ti colloca all'ultimo posto tra i governatori d'Italia. 
Forse il più veritiero fra tuttti i sondaggi.

Ci si sente. Bye