Il mese scorso è stato presentato un nuovo libro pubblicato dall'Editore MdS, "Il coraggio tra i fiori di ortica", un'opera intensa e profonda cheracconta l'infanzia non solo nella sua dimensione più luminosa, ma anche nelle sue ombre, fatta di giochi e risate, ma anche nelle sue ombre, tra segreti, paure, abusi e battaglie quotidiane che i più piccoli affrontano con straordinaria forza.
Un libro che ci ha subito colpito e per il quale si preannunciava un sicuro interessamento e successo a livello nazionale.
continuiamo la pubblicazione degli scritti che ci arrivano sulla maternità.
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Comunicato stampa di Giovanni Frullano, candidato al Consiglio Regionale della Toscana
VOLTERRRA - Sull'imminente costruzione di un teatro stabile all'interno del carcere di Volterra,
interviene Giovanni Frullano, candidato della Lega alle prossime elezioni regionali: " Ho seguito con
molta attenzione le cronache circa l’imminente costruzione di un teatro stabile all’interno del
carcere di Volterra.
Apprendo che si tratterebbe addirittura di un investimento veramente consistente, finanziato con
1,2 milioni di euro del DAP (il Dipartimento dell’Amministrazione penitenziaria), che prevederebbe
la costruzione di una struttura da 200 posti.
Il teatro stabile all'interno del carcere di Volterra sarebbe un'opera gravemente inopportuna perché
distoglierebbe risorse essenziali che invece dovrebbero andare a migliorare le pessime condizioni di
lavoro del personale amministrativo e di Polizia Penitenziaria.
Il Ministro della Giustizia di fatto non investe nulla per la manutenzione degli istituti di pena che
diventano, anno dopo anno, sempre più fatiscenti e non si capisce con che logica si voglia costruire
un teatro stabile all'interno della fortezza volterrana, spendendo una cifra enorme che andrebbe
magari destinata alla manutenzione ordinaria e straordinaria dell’edificio penitenziario.
La Polizia Penitenziaria ogni giorno opera in condizioni disumane per qualsiasi lavoratore, priva di
mezzi e risorse. Ricevo fotografie da tutta Italia di agenti penitenziari feriti, picchiati, con gli occhi
tumefatti e con la divisa lacera ed insanguinata. Per tutelare loro il Ministro della giustizia dovrebbe
investire ma non certo spendere per un bizzarro teatro stabile all’interno di un carcere.
Per una volta il Ministro Bonafede pensi agli uomini ed alle donne in divisa che lavorano nei carceri.
Si dimentichi di questo progetto di teatro stabile che sarebbe solo un grossolano monumento a tutte
le ingiustizie cui è sottoposto ogni giorno il Corpo della Polizia Penitenziaria.
Volterra, 16 settembre 2020
Giovanni Frullano