L'articolo di oggi non poteva non far riferimento alla festa del SS. Crocifisso che Pontasserchio si appresta a celebrare, il 28 aprile.Da quella ricorrenza è nata la Fiera del 28, che poi da diversi anni si è trasformata in Agrifiera, pronta ad essere inaugurata il 19 aprile per aprire i battenti sabato 20.La vicenda che viene narrata, con il riferimento al miracolo del SS. Crocifisso, riguarda la diatriba sorta tra parroci per il possesso di una campana alla fine del '700, originata dalla "dismissione" delle due vecchie chiese di Vecchializia.
Ospiti del circolo ARCI di Migliarino, sulla terrazza all’esterno del Teatro del popolo, si sono esibiti poeti, attori e cantastorie sotto la regia del GUT (Gruppo ‘urtura toscana), unendo vernacolo e struggenti canzoni cantate in ottava rima da un gigante della ‘urtura popolare: Mauro Chechi, un ex del Berliner Ensemble (teatro di Bertolt Brecht) e del St. Pauli Theater di Amburgo. A far da spalla a Mauro un altro artista, Antonino Miceli, che alla fisarmonica ha deliziato con noti brani ed accompagnato gli altri nelle loro esibizioni. Giacomo Barsanti, fluente canuta chioma, mezzo sigaro e bicchiere pieno, ha salutato il pubblico con canzoni e sonetti in puro vernacolo “avanese” che hanno spaziato da Avane a Firenze passando per Livorno e Pisa toccando Migliarino e anche Torre del lago. Mirabile è stato lo strambotto fra lui e Mauro con canzoni improvvisate addirittura chiedendo la parola di partenza al pubblico. Ed eccoci a Gildo dei Fantardi, artista di strada come ama definirsi, quella strada dove lavora come attacchino di manifesti (ma non ho capito fosse vero o no), cantastorie, menestrello, cantautore e attore, sulla scena dal 1967 da quando ha iniziato a interpretare le canzoni popolari. A lui hanno dedicato una citazione anche la Treccani e Wikipedia. Insieme a Mauro hanno suonato, cantato e fatto far ritornello al pubblico.
Già, il pubblico.
Una cinquantina gli “ospiti” (due da Brescia) dove una magnifica rappresentanza di gioventù era quella della UISP, partner della serata, e dell’Associazione “Le Ghiaie” di Pisa litorale, oltre agli “aficionados” paesani.
Un grazie da parte nostra e di tutto il comune agli artisti, allo staff del Circolo per la squisita cena, il servizio attento, la sistemazione logistica corretta e la simpatia dimostrata.
Alla prossima.