È possibile dipingere il silenzio?Questa è la domanda che si poneva la nuova mostra di Gavia al Real Collegio di Lucca, cercando una risposta nelle immagini dipinte.
E la mostra ha rappresentato quello che l'artista stessa ama, uno spazio di incontro e di condivisione di un senso comune all’interno di una situazione pittorica, materiale e artistica ma anche in particolare il luogo dove possa emergere una realtà di emozioni che attingano dentro ogni nostra sensibilità intima e “silenziosa”.
Joe Biden è il nuovo presidente degli Stati Uniti, la più grande e importante democrazia del mondo.
E’ in politica da sempre (1972), e questo alla faccia dei cretini che qui predicano il limite dei due mandati, su input del noto pensatore della collina genovese, una sorta di disastro ambulante del pensiero.
Con l’elezione di Biden credo che finisca la lunga stagione del populismo, questa specie di malattia del 21° secolo. Un sacco di gente, anche qui in Italia, dovrà presto cercarsi un altro lavoro. Penso a Salvini, Di Maio e combriccola. Finisce il populismo e si torna alla politica, quella seria. Fatta di scelte ponderate e calibrate.
Basta avere successo gridando sciocchezze ai quattro venti. Basta raccattare milioni di voti non dicendo niente, se non quello che la gente vuole sentirsi dire: stipendi gratis per tutti, niente fatica, Natale tutte le settimane.
E sa il cielo se l’Italia ha bisogno di politica ragionante. Adesso, sotto il peso del Covid 19, il governo e le regioni spendono e spandono. In pratica stiamo accumulando debiti alla velocità del suono. E solo qualche balordo pensa che se ne potrà uscire semplicemente tirando una riga rossa sui quei debiti. I debiti sono fatti con controparti (banche e istituzioni), che hanno dei loro bilanci, e in qualche modo, nel tempo, andranno onorati.
Nessuno sa se da questa pandemia usciremo migliori o peggiori. Quello che è certo è che ne usciremo carichi di debiti spaventosi. Già oggi i 3 mila miliardi di debiti non appaiono impossibili. E bisognerà ripagarli. Nell’unico modo conosciuto su questa terra: abbassando il nostro tenore di vita e destinando parte del reddito al debito. Una lunga quaresima.
Dopo il Covid (ammesso che finisca presto) ci sarà da attraversare un lungo deserto di non-benessere. Fase per la quale serviranno politici sperimentati e con la testa sulla spalle. In fondo, la scelta americana di Biden, è già questo.
Quindi la vedo male per la nostra carnevalesca folla di populisti, il loro tempo sta per scadere. Anzi, è già scaduto.
Si apprestino a riempire gli scatoloni e a tornare a casa. Basta auto di servizio, segretarie, assistenti. Si torna al San Paolo a vendere gelati o caramelle.
Il manicomio populista ha chiuso i battenti in America e sta per chiuderli anche qui.