Un paese che amo, il paese della mia mamma.Anche ora quando vado a RIPAFRATTA sono la figlia della "Cocca".
Un paese con una storia importante che conserva vestigia di grande rilievo.
Un paese rimasto inalterato nel tempo, non ci sono insediamenti nuovi, potrebbe essere il set di film d'epoca perché anche le case, le facciate conservano la patina del tempo.Un paese che è ancora comunità.
L’Italia in folle, Magistratura imballata
Incredibile ma vero. Allora, Repetita juvant!!!
Nel novembre 2019 i pm fiorentini aprirono un fascicolo con l’ipotesi di reato di traffico d’influenze illecite e il finanziamento illecito ai partiti. Fu coinvolto, tra gli altri, anche l’imprenditore e manager del fondo Algebris, Davide Serra, che aveva effettuato erogazioni liberali in favore di detta Fondazione Open. Ma nel fascicolo non c’era alcuna ipotesi di reato. Ciononostante, la Procura aveva chiesto disequestrare il computer utilizzato dall’imprenditore e la posta elettronica che aveva archiviato.
A dodici mesi di distanza la Cassazione ha stabilito che quell’atto era nato sbagliato. Perché troppo generico sull’ipotesi di reato ma, anche e soprattutto, perché non serviva a verificare una tesi accusatoria, ma a trovarne una. A cercare, dal nulla e su file che potevano essere anche molto riservati, una possibile traccia di un qualche reato. Il sequestro, scrivono nelle sei pagine di motivazione i giudici della Cassazione, aveva “primari fini esplorativi”.
Giustamente, proprio per lo scandalo delle perquisizioni annullate dalla Cassazione, Matteo Renzi si aspettava le scuse dai PM fiorentini e, invece, è arrivato un avviso di garanzia multiplo. Un avviso di garanzia in cui Maria Elena Boschi viene scambiata per Lorenzo Guerini, giusto per far capire il rigore di questa indagine.
In questa dichiarazione resa da Renzi in Parlamento (clica qui