Il mese scorso è stato presentato un nuovo libro pubblicato dall'Editore MdS, "Il coraggio tra i fiori di ortica", un'opera intensa e profonda cheracconta l'infanzia non solo nella sua dimensione più luminosa, ma anche nelle sue ombre, fatta di giochi e risate, ma anche nelle sue ombre, tra segreti, paure, abusi e battaglie quotidiane che i più piccoli affrontano con straordinaria forza.
Un libro che ci ha subito colpito e per il quale si preannunciava un sicuro interessamento e successo a livello nazionale.
Ieri a DiMartedì Floris ha chiesto alla biologa Barbara Gallavotti una spiegazione razionale, scientifica del fenomeno del negazionismo.
La risposta è ciò che da mesi ognuno di noi ha sempre pensato, sospettato, immaginato, senza avere le competenze e la grazia per spiegarlo in modo così chiaro.
“Nella mente di un negazionista” ha spiegato Gallavotti citando le teorie di Earl Miller, uno dei più importanti neuroscienziati al mondo, “forse avviene qualcosa di non molto dissimile da quello che accade in certe forme di demenza in cui le zone del cervello ricevono informazioni false e le inviano alla parte di cervello incaricata del pensiero razionale la quale fa degli sforzi per dare un senso a quelle informazioni. La parte del cervello dedicata al pensiero razionale confeziona quelle informazioni false in modo da renderle convincenti".
In parole povere, siamo tecnicamente di fronte a una forma di demenza, né più né meno.
Almeno ora abbiamo una spiegazione scientifica a questo delirio di massa. Ricordatevi di queste parole la prossima volta che ne incontrate uno.