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L'articolo di oggi non poteva non far riferimento alla festa del SS. Crocifisso che Pontasserchio si appresta a celebrare, il 28 aprile.Da quella ricorrenza è nata la Fiera del 28, che poi da diversi anni si è trasformata in Agrifiera, pronta ad essere inaugurata il 19 aprile per aprire i battenti sabato 20.La vicenda che viene narrata, con il riferimento al miracolo del SS. Crocifisso, riguarda la diatriba sorta tra parroci per il possesso di una campana alla fine del '700, originata dalla "dismissione" delle due vecchie chiese di Vecchializia. 

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per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Colori u n altra rosa
Una altra primavera
Per ringraziarti amore
Compagna di una vita
Un fiore dal Cielo

Aspetto ogni sera
I l tuo ritorno a casa
Per .....
Oggi è venuto a mancare all’affetto di tutti coloro che lo conoscevano Renato Moncini, disegnatore della Nasa , pittore e artista per passione. .....
Ciritorno
Torre segata

14/11/2020 - 17:46


Per rispettare il divieto di rimanere all’interno del proprio comune oggi siamo andati a alla Torre segata o Torre dell’Aquila. In effetti la via del Cancellino, appena in cima a via di Traversagna, subito a sinistra, è in territorio lucchese (siamo nel comune di Massarosa), ma lo sconfinamento è stato modesto. La via del Cancellino è una via romana che portava dal territorio pisano a quello lucchese, ed è piuttosto sconnessa con grosse pietre romane, quelle che durano millenni come i loro ponti.
In cima alla salita c’è la sbarra dello Schiofi che costringe a una piccola deviazione a destra  e infine si arriva in cima dove c’è un cippo di pietre che segna proprio il confine fra Pisa e Lucca.
La strada qui diventa cementata e conduce a Filettole in basso, ma poco più avanti comincia anche il sentiero sterrato che porta giù dalla collina fino a Balbano.
Per la torre si prosegue invece per la strada cementata fino ad un bivio dove si prende a sinistra e si segue la strada fino ad inoltrarci nel bosco fino alla torre.
 
La "Torre dell'aquila" o "Torre segata" fa parte di un più ampio gruppo di fortificazioni situate nella zona attraversata dal confine tra Pisa e Lucca. Alcuni pilastri in pietra che ne segnavano la posizione sono tutt'ora presenti lungo la via che porta alla torre. La struttura, alta più di 20 m con inusuale pianta esagonale, è sopravvissuta solo dal lato lucchese; la leggenda vuole che i pisani abbiano demolito la parte di torre dalla loro parte del confine, pur di non condividerne il possesso con i vicini. Fu costruita nel 1264 entrando a far parte delle torri di avvistamento realizzate dai pisani dopo aver conquistato le fortezze lucchesi di Castiglione e Cotone proprio sui monti di Filettole. La torre fu poi riconquistata dai lucchesi, forse aiutati dal conte Ugolino, nel 1275 quando “scendendo dal colle di Filectoro fecero terra bruciata fino alla Madonna di Castello” di Vecchiano.
 
 
 



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