Il mese scorso è stato presentato un nuovo libro pubblicato dall'Editore MdS, "Il coraggio tra i fiori di ortica", un'opera intensa e profonda cheracconta l'infanzia non solo nella sua dimensione più luminosa, ma anche nelle sue ombre, fatta di giochi e risate, ma anche nelle sue ombre, tra segreti, paure, abusi e battaglie quotidiane che i più piccoli affrontano con straordinaria forza.
Un libro che ci ha subito colpito e per il quale si preannunciava un sicuro interessamento e successo a livello nazionale.
Parliamoci chiaro. Se davvero vogliamo metterci alle spalle questa maledetta pandemia e tornare alla nostre vite normali, a lavorare, a viaggiare, a giocare, ad abbracciarci, a condividere i momenti importanti con le persone a noi più care, la soluzione è racchiusa in una sola parola: VACCINO.
Eppure oggi, nonostante ciò che questo Paese ha passato e continua a passare, autorevoli esponenti delle istituzioni parlano ancora di vaccinazione solo su base “volontaria”, servendo un assist d’oro ai peggiori negazionisti No-vax e finendo per alimentare paure irrazionali.
E allora, per l’ennesima volta, tocca a una donna di scienza smontare pregiudizi, sospetti e timori infondati.
Antonella Viola, immunologa, Professoressa Ordinaria di Patologia Generale presso il Dipartimento di Scienze Biomediche dell’Università di Padova e Direttore Scientifico dell’Istituto di Ricerca Pediatrica (IRP-Città della Speranza), qualche ora fa ha scritto queste parole sul suo profilo. Parole chiarissime:
“Vaccini: scienza non magia.
Se a gennaio io venissi chiamata per la vaccinazione con il vaccino della Pfizer, non avrei nessun dubbio e sarei molto contenta di farmi vaccinare. E non perchè sono incosciente o inconsapevole, esattamente per il motivo opposto: ho studiato il vaccino, so come è fatto e come funziona, ho seguito la sperimentazione e conosco le regole ferree che lo porteranno (speriamo) all'approvazione. La conoscenza libera dalla paura dell'ignoto.
Poi ha spiegato la composizione del vaccino, le cause dei rari effetti collaterali e infine ha concluso:
“Ricordiamo che il vaccino, quando arriverà, avrà concluso una fase III con oltre 40.000 persone coinvolte e sarà approvato solo se in queste persone non avrà causato effetti collaterali importanti.
Quindi non ascoltate chi insinua dubbi sui vaccini: la scienza non accetta scorciatoie ed è aperta alla verifica dei dati.”
La conoscenza libera dalla paura dell’ignoto.
Davvero nient’altro da aggiungere.