Il mese scorso è stato presentato un nuovo libro pubblicato dall'Editore MdS, "Il coraggio tra i fiori di ortica", un'opera intensa e profonda cheracconta l'infanzia non solo nella sua dimensione più luminosa, ma anche nelle sue ombre, fatta di giochi e risate, ma anche nelle sue ombre, tra segreti, paure, abusi e battaglie quotidiane che i più piccoli affrontano con straordinaria forza.
Un libro che ci ha subito colpito e per il quale si preannunciava un sicuro interessamento e successo a livello nazionale.
Mentre finalmente il contagio inizia a rallentare, trovo doveroso esprimere tre concetti semplici.
1. Ci salverà il VACCINO. Ma sul vaccino non si possono fare gli stessi errori compiuti su tamponi e banchi a rotelle. Per questo, a mio avviso, bisogna chiamare e coinvolgere l’ESERCITO nella distribuzione e nella logistica come fanno altri paesi nostri alleati.
2. Prima di discutere del cenone o delle vacanze di Natale, bisogna riaprire le SCUOLE. Una generazione di italiani ha perso un anno rispetto ai tedeschi e francesi. La didattica a distanza non basta. E, se c’è un problema di trasporto pubblico, si coinvolgano subito i privati. Tenere le scuole chiuse è un errore tragico di prospettiva.
3. Bisogna spendere subito i soldi europei. Altrimenti questi 200 miliardi dovremo restituirli e verranno spesi dagli ungheresi o dai polacchi. Niente contro ungheresi e polacchi, sia chiaro. Ma i soldi che servono a far ripartire l’Italia vanno spesi bene e vanno spesi subito.