Il mese scorso è stato presentato un nuovo libro pubblicato dall'Editore MdS, "Il coraggio tra i fiori di ortica", un'opera intensa e profonda cheracconta l'infanzia non solo nella sua dimensione più luminosa, ma anche nelle sue ombre, fatta di giochi e risate, ma anche nelle sue ombre, tra segreti, paure, abusi e battaglie quotidiane che i più piccoli affrontano con straordinaria forza.
Un libro che ci ha subito colpito e per il quale si preannunciava un sicuro interessamento e successo a livello nazionale.
Al di là del fatto che la cosiddetta patrimoniale Fratoianni e altri produce risultati quasi zero e che è solo una bandierina ideologica per poter dire bertinottianamente che “anche i ricchi piangono”, al di là di questo essa è la prova di come certa sinistra usa strumenti vecchi (buoni nei tempi in cui, come direbbe Bauman, i capitali erano inchiodati al suolo come il lavoro che producevano) per affrontare situazioni completamente nuove come lo scenario prodotto dalla globalizzazione che, ci piaccia o meno, è ormai un dato incontrovertibile.
E che tra l’altro su scala mondiale ha prodotto quello che tante teorie terzomondiste non erano riuscite a produrre nei decenni trascorsi e cioè un riequilibrio tra paesi ricchi e paesi poveri con miliardi di persone che stanno uscendo dalla povertà (e nei prossimi 50 anni siamo sicuri toccherà anche all’Africa).