Il nuovo articolo di Franco Gabbani non riguarda un personaggio o un evento in particolare, ma esamina un aspetto sociale e lavorativo che, presente da molti secoli, ebbe grande sviluppo nell'800 ( fino all'inizio del '900), ma che fortunatamente terminò relativamente presto, grazie agli sviluppi economici e scientifici.
Si tratta del baliatico, un'attività spesso vista benevolmente, ma che è stata definita "calamità occupazionale"
La rocca di San Paolino a Ripafratta è del Comune di San Giuliano Terme, quindi patrimonio pubblico.
È stato firmato questa mattina nello studio del notaio Angelo Caccetta a Pisa l'atto che sancisce il definitivo passaggio di proprietà del monumento al patrimonio del Comune di San Giuliano Terme.
Alla firma hanno partecipato l'assessore Filippo Pancrazzi in rappresentanza dell'amministrazione comunale e il dirigente responsabile del patrimonio del Comune di San Giuliano Terme, ing. Leonardo Musumeci.
L'ufficialità viene "congelata" sessanta giorni come stabilito dalla legge: il Ministero dei Beni culturali ha diritto di prelazione durante questo arco di tempo.
Ma alla conclusione dei due mesi, il passaggio sarà definitivo.
Si mette dunque una firma in calce a un percorso che l'amministrazione comunale ha portato avanti nel tempo grazie al contributo decisivo di cittadini, associazioni, consiglieri comunali e altri enti che nel corso del tempo hanno abbracciato la causa.
Come la Regione Toscana, che ha cofinanziato l'acquisto insieme al Comune: rispettivamente 100 mila e 30 mila euro.
In prima linea c'è e c'è sempre stata "Salviamo la rocca", nata per tenere accesi i riflettori sul monumento di Ripafratta, raffigurato peraltro nello stemma del Comune, e che nel corso degli anni ha animato la frazione e l'intero territorio comunale (e d'area pisana) con iniziative molto apprezzate come la Festa della rocca.
Non ha fatto mancare il proprio sostegno nemmeno l'Università di Pisa (in particolare il dipartimento di Ingegneria dei sistemi, del territorio e delle costruzioni dell’Università di Pisa), che con il Comune e "Salviamo la rocca" forma il "Comitato promotore per il recupero della rocca di Ripafratta", con l'obiettivo di avviare lo sviluppo del bene storico.
Passaggio conclusivo: l'ok all'acquisizione da parte del Consiglio comunale lo scorso luglio con voto unanime.
"Si apre adesso una fase completamente nuova - commenta il sindaco di San Giuliano Terme Sergio Di Maio -. Il passaggio della rocca di San Paolino al patrimonio pubblico consentirà di metterci al lavoro per intercettare fondi, costruire progetti di recupero con l'obiettivo finale di renderla centrale nell'offerta turistica e culturale del nostro territorio, con inevitabili ricadute positive anche sulla frazione di Ripafratta.
Desidero ringraziare tutte le persone che nel corso degli anni non si sono mai arrese e hanno continuato a tenere viva la volontà di recuperare la rocca, a partire dall'associazione 'Salviamo la rocca' e i suoi volontari, poi i cittadini, il Consiglio comunale, dove la maggioranza ha lavorato con straordinario impegno, fra mozioni, atti, delibere per liberare le risorse dal bilancio, mentre l'opposizione non ha mai fatto mancare il proprio voto per approvare tutti i passaggi all'unanimità. Ringrazio la Regione Toscana per l'impegno e il consistente contributo, in particolare Antonio Mazzeo, che prima da consigliere e adesso da presidente del Consiglio non ha mai smesso di tenere alta l'attenzione sulla rocca.
Grazie all'Università di Pisa, in particolare al dipartimento di Ingegneria dei sistemi e al professor Marco Giorgio Bevilacqua. Quella di Ripafratta è una comunità che sta dando molto alla vita associativa e culturale di San Giuliano Terme e, oltre alla Festa della rocca, ricordo con piacere la costituzione della Cooperativa di comunità e la riapertura della storica 'Bottega di Ripafratta', punto di riferimento e presidio sociale fondamentale.
A questo si tiene insieme l'impegno dell'amministrazione comunale: penso alla piazza riasfaltata e al futuro recupero del parcheggio nell'area dell'ex salumificio.
La rocca di Ripafratta è stata fin dall'inizio del mio primo mandato una vera e propria 'ossessione', abbiamo tentato di imboccare più volte la strada del recupero, fino a trovare quella giusta. I prossimi passi saranno rivolgerci al Mibact per avviare il percorso del reperimento di fondi statali e alle istituzioni europee per fondi, appunto, europei. Insomma, non finisce qui".
L'associazione "Salviamo la rocca": "Dopo quasi due secoli di proprietà privata, la rocca di San Paolino a Ripafratta torna alla sua comunità.
Un passo avanti storico.
L’associazione 'Salviamo la Rocca', e con essa ogni singolo socio e volontario, esprimono grande felicità per il risultato a cui si è giunti dopo anni di attività continua ed estenuante.
Con la certezza della proprietà pubblica, adesso sarà finalmente possibile avviare il percorso che porterà al suo recupero e alla ricerca dei fondi necessari, così come di dare una prospettiva di cambiamento che, non solo la comunità di Ripafratta, chiedeva e rivendicava da anni. Questo risultato finalmente concreto, tangibile, è certamente frutto di una collaborazione fattiva tra tutti gli attori in gioco e in particolare tra istituzioni e società civile.
Proprio per celebrare questo grande risultato, 'Salviamo la Rocca' ha prontamente organizzato una giornata straordinaria di visite alla rocca di San Paolino per domenica 7 febbraio, con visite guidate dalle 9.00 alle ore 16.00 (con numero chiuso nel rispetto delle misure anti Covid e prenotazione obbligatoria ai seguenti recapiti: info@salviamolarocca.it o WhatsApp al 3398358584).
Per l’occasione e per festeggiare l’evento, tutti gli esercizi commerciali di Ripafratta rimarranno eccezionalmente aperti".