Manca un mese alla scadenza del concorso internazionale “Equilibri”, promosso da MdS Editore con il sostegno del Parco Naturale Migliarino San Rossore Massaciuccoli, di Unicoop Firenze e dell’Associazione Culturale La Voce del Serchio, in un progetto che unisce cultura, territorio e riflessione sociale.
C’è tempo fino al 10 luglio 2025 per partecipare alla seconda edizione del concorso artistico e letterario Equilibri, promosso da MdS Editore, realtà indipendente da sempre attenta alla valorizzazione dei nuovi linguaggi espressivi.
Ricordando Giosuè Carducci
Oggi è il 16 Febbraio ed in questo giorno, a Bologna, nel 1907, moriva il grande poeta Giosuè Carducci.
Nacque nel 1835 a Valdicastello, una frazione di Pietrasanta (LU), in Toscana, e fu anche scrittore, critico letterario ed accademico. Nel 1839 trasferitosi a Bolgheri, e talmente in povertà da non potersi permettere studi scolastici regolari, ricevette lezioni giornaliere di latino dal parroco e d'italiano dal padre (ex studente di medicina a Pisa e dalle forti passioni politiche). Divorò presto i volumi classici della ricca biblioteca paterna ed a 10 anni scrisse le prime composizioni poetiche.
Visse in seguito a Firenze dove intraprese studi liceali nelle Scuole Pie degli Scolopi ed intensificò l'attività poetica, oltre a vivere i primi ideali di patriottismo . A 18 anni vinse un concorso per una borsa di studio presso la Scuola Normale Superiore di Pisa, dove frequentò la Facoltà di Lettere.Nel 1854 si dedicò giorno e notte ad assistere le persone colpite dal colera e nel 1856 si laureò in Filosofia e Filologia. Iniziò la carriera d'insegnante a San Miniato (PI) e gli fu in seguito affidata la cattedra di “Eloquenza Italiana” presso l'Università di Bologna (incarico che in seguito gli fu tolto rifiutando di prestare giuramento al re d'Italia). Raggiunse la fama di poeta di successo a livello nazionale, nel 1876 fu eletto deputato, nel 1881 fu nominato membro del Consiglio Superiore dell'Istruzione e nel 1906 vinse il Premio Nobel per la Letteratura. Questa è una mia opera a seppia in suo omaggio e memoria.
Bruno Pollacci
Direttore dell'Accademia d'Arte di Pisa