Collegandoci ad un precedente pubblicato sulla Voce nell’ottobre 2017, riguardante la casa che ospitò a Marina di Vecchiano, i marinai incursori della X Mas, casa e annesso che versano nel più grande totale abbandono ormai da moltissimi anni, senza che nessuno faccia qualcosa, vorremmo riproporre una domanda, tenendo di conto di una serie di fatti noti ed acclarati.
2 associazioni che vedono le donne protagoniste di molte iniziative e attività, in modo discreto e silenzioso. Un'operosità importante per tanti in maniera diretta, e indirettamente per tutta la comunità, perchè la loro presenza è un monito importante per tutti a non girare la testa e a non restare indifferenti.
E’ compito di tutti battersi per salvare l'ambiente e rendere la terra un posto migliore per le generazioni future.
«Nemo Separet Quod Musica Conjunxit»
(Nessun separi ciò che la musica ha unito)
Come già penso e dico da tempo si è verificata la scissione fra concetto di ambiente e parchi e aree protette. Nel sentire comune, e anche nella mentalità dei politici, le due cose non sono collegate, ovvero quando si parla di ambiente l’ultima cosa a cui si pensa sono i parchi. Credo che ci sia bisogno di un grande sforzo prima culturale, poi politico e poi ancora di comunicazione per riportare i parchi nell’alveo delle politiche ambientali. Ma prima bisogna chiederci: come è potuto succedere? E quanta colpa abbiamo noi?
Buona domenica
Carlo Raffaelli