In questo nuovo articolo di Franco Gabbani viene trattato un argomento basilare per la società dell'epoca, la crescita culturale della popolazione e dei lavoratori, destinati nella stragrande maggioranza ad un completo analfabetismo, e, anzi, il progresso culturale, peraltro ancora a livelli infinitesimali, era totalmente avversato dalle classi governanti e abbienti, per le quali la popolazione delle campagne era destinata esclusivamente ai lavori agricoli, ed inoltre la cultura era vista come strumento rivoluzionario.
Questa interminabile campagna d'odio ha creato le condizioni affinché alcuni soggetti si sentano autorizzati a gesti sconsiderati come quello insulso di oggi.
L’odio genera odio.
Lo è sempre stato e sarà sempre così.
"Si odiano gli altri perche' si odia se stessi" Cesare Pavese