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Il mese scorso è stato presentato un nuovo libro pubblicato dall'Editore MdS, "Il coraggio tra i fiori di ortica", un'opera intensa e profonda cheracconta l'infanzia non solo nella sua dimensione più luminosa, ma anche nelle sue ombre, fatta di giochi e risate, ma anche nelle sue ombre, tra segreti, paure, abusi e battaglie quotidiane che i più piccoli affrontano con straordinaria forza.

Un libro che ci ha subito colpito e per il quale si preannunciava un sicuro interessamento e successo a livello nazionale.

Pas - Marina di Vecchiano
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Cooperativa Teatro del Popolo- Miglarino
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Massimiliano Angori, Presidente
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X non dimenticare £1936, 27=1€
Grazie a Prodi .....
•Governo Renzi
Presidente Mattarella
•Governo .....
Ricordate il tubo di refrigerazione della nuova pista .....
. . . come minimo si risponde due volte altrimenti .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Raccontino di Giancarlo Montin
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Incontrati per caso...
di Valdo Mori
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di Angela Baldoni
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Magnifico salvifico silenzio
È il primo maggio, uno splendore
Grazie all'esodo di tutte le persone
che lontane da casa
vivon la percezione
di fruire .....
ad oggi la situazione è peggiorata
ora anche tir, pulman turistici , trattori, camion con cassoni per massi,
etc. . E ad alta velocita,
inquinamento .....
Vedi video
Bocca di Serchio con Francesca Franceschi

6/3/2021 - 21:06

Fra le sponde e le pendici si tinge di nebbiolina, storie di pescatori e aneddoti al salmastro.

Vedi video-


//fb.watch/43KMOjw1as/  

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17/3/2021 - 11:35

AUTORE:
P.G_

Per il poco spazio del servizio l'amica Franceschi non ha potuto dilungarsi troppo su queste pagine storiche del nostro territorio.
Chi volesse saperne di più sulla storia degli Incursori di Marina e su Le Svedesi di Silvano Ambrogi può guardare questo bel video realizzato lo scorso anno da Dario Focardi e Iacopo Bertoni per i Teatri della Resistenza in occasione dell'Estate Vecchianese.

https://fb.watch/4hAP1147BG/

16/3/2021 - 16:33

AUTORE:
alex

ottimo servizio che riporta alla luce il valore di questi posti pieni di ricordi e storie...
da umile operatore gav del parco di sanrossore....
complimenti alla giornalista franceschi...e a tutti i suoi collaboratori che ci portano anche in questi momenti di restrizioni covid un po' di luce e speranze per momenti migliori

saluti

13/3/2021 - 10:45

AUTORE:
Sauro Scalzini

Nei primi giorni di agosto, del 1955 mi trovavo, con la famiglia, ospite del duca Salviati, nella casetta di muro sita all’imbarcadero di “Bocca di Serchio”. Un pomeriggio, e lo ricordo molto bene, anche se piccolo, arrivò, a piedi, e senza scorta, il presidente della Repubblica Giovanni Gronchi con alcune attrici famose e accompagnato dai soli duchi e dai “Giorgi”. Il mare era calmissimo… gli ospiti, dopo un breve rinfresco effettuato nel capannone dell’imbarcadero, salirono su 2 motoscafi mentre, i “Giorgi” (Danilo e Renato), li seguirono con la barca già pronta per la pesca. Tornarono, al calar del sole, con tre cassette piene tra: seppie, calamari e totani.

7/3/2021 - 9:44

AUTORE:
Bugatti (alias Bruno Baglini)

Non esiste al mondo un altra Bocca di Serchio e per voler fare una cosa simile, bisogna andar proprio li.
Eh si, dice Sandra: ritorni a far le foto a Bocca di Serchio?
Si!
Ma c'eri ieri?
Ma oggi c'è il sole e nelle foto si vedono anche i "nostri" monti liguri e lucchesi a contorno della Bocca.

Grazie fata Francesca per aver "fattoni" affiorare ricordi lunghi di mezzo secolo ed oltre.
A differenza di mì mà, la Placida che essendo metatese "didilà dal Serchio" vidde rmare per la prima volta quando sposò mì pà a 26 anni ed io vidi il mare di Bocca di Serchio nel /55 accompagnando lo zio Gino a far le sabbiature ed il mio compito era di spostare l'ombrello nero in contemporanea con lo spostamento del sole.
Nel /59 (vedi foto) con Nanni (Giovanni del Perondi) la mì sorella Iliana , Marilena a Patrizia, non si mangiava se Nanni non finiva di fa' la baracca, con tavolino e panche annesse, eran le due e mezzo ed io mangiavo arselle crude e more rosso/verdi e se fosse capitato un ranocchio lo mangiavo vivo; m'ariordo sempre la fame che patii quel giorno li, da stiantà; però dopo si mangiò "comodamente" la pastasciutta scaldata nel portapranzi ficcato nella rena carda.

Vedi foto Paparo in basso e la "piramide" composta da un Panicucci e due Tolaini imberbi davanti la "comune n°4 fatta di cannelle e tavole/pali trovaticci.

Poi in autonomia andavo nelle domeniche estive in bicicletta fin sul muraglione e poi per andar "di la" il vecchio amico Pattana mi faceva remare ed era sicuro di me perchè mi avevano insegnato a remà magistralmente Gino e Miele.

Venendo di colpo al racconto di fine secolo scorso e andando in ferie a vita, la passione dei remi aumentò a dismisura e spesso facevo; Pratavecchie-Bocca di Serchio con la traina a remi; eh si quanti ragni ho "sbazzato".
Spesso trovavo Moccolo (Gino della Dalma)
Lui andava a remi verso la Bocca e a "Viceversa" sullo scialo, con il motore, dicendomi: so remà meglio di te ma con il remetto, mi 'nsegnò Alceste e poi non c'ho mia è tu braccioni.
Effettivamente dopo 10 anni nsù e ngiù nSerchio Sandra mi disse: o smetti o bisogna ambià tutte la amice, unno vedi ti tirano e le sciagatti tutte?
C'avevo du' spalle sembravo rteribile Ulke.

Poi, poi arselle mattina e sera da febbraio a febbraio sperando sempre d'un popò di mare mosso per star bono-bono come fan quasi tutti li sul ciglio del mare, oppure camminare dall'Oasi 1-Bufalina-Bocca di Serchio fino a "Viceversa".

Grazie ancora Fata Francesca per avermi fatto riaffiorare dei bei ricordi di vita su Bocca di Serchio di prima che esistesse MdV e poi li a BdS alla baracca di cannelle denominata "la Comune n°4 mi fidanzai con Sandra e....ciao