Collegandoci ad un precedente pubblicato sulla Voce nell’ottobre 2017, riguardante la casa che ospitò a Marina di Vecchiano, i marinai incursori della X Mas, casa e annesso che versano nel più grande totale abbandono ormai da moltissimi anni, senza che nessuno faccia qualcosa, vorremmo riproporre una domanda, tenendo di conto di una serie di fatti noti ed acclarati.
2 associazioni che vedono le donne protagoniste di molte iniziative e attività, in modo discreto e silenzioso. Un'operosità importante per tanti in maniera diretta, e indirettamente per tutta la comunità, perchè la loro presenza è un monito importante per tutti a non girare la testa e a non restare indifferenti.
E’ compito di tutti battersi per salvare l'ambiente e rendere la terra un posto migliore per le generazioni future.
«Nemo Separet Quod Musica Conjunxit»
(Nessun separi ciò che la musica ha unito)
Per un 8 Marzo di riflessione ed armonia
Per me che ho da sempre vissuto con naturalezza e spontaneità esistenziale la parità di sesso ed il rispetto della Donna, l'appuntamento annuale con la Festa dell'8 Marzo sarebbe considerabile come un giorno qualunque, proprio perchè in ognuno dei 365 giorni dell'anno ho la massima attenzione, il massimo rispetto e la massima considerazione per la Donna, ma i preoccupanti dati relativi ai femminicidi ed agli infiniti atti di violenza, sopruso, ingiustizia, abuso, sfruttamento e razzismo perpetrati nella contemporaneità verso e contro le donne a livello mondiale, mi fanno riflettere su quanto invece sia ancora importante vivere questo giorno come un'ulteriore necessaria occasione di stimolo alla riflessione, per una sempre più ampia sensibilizzazione delle coscienze, in molti casi “cieche”, “sorde”, “sopite”, superficiali o distratte. Un giorno capace di indurre ogni uomo a ritrovare in ogni donna, indipendentemente dal colore della pelle, dell'etnia e della religione, il viso della propria madre, della propria figlia, della propria sorella, per le quali ogni uomo degno di chiamarsi tale, dovrebbe provare amore, considerazione e rispetto, desiderando per loro il meglio della vita, in ogni senso. Confidando che questa giornata dedicata alla Donna possa essere vissuta come un alto e necessario momento di riflessione, di crescita ed evoluzione sociale ed esistenziale, ho scelto di condividere questa mia opera a pastello sanguigna che propone una ragazza in armonia con dei piccioni, ai quali offre del cibo, come simbolo capace di ricordare il prezioso ed insostituibile riferimento di alto nutrimento umano ed ideale che con le sue innate doti la Donna ha sempre rappresentato nella storia dell'Umanità.
Bruno Pollacci
Direttore dell'Accademia d'Arte di Pisa