Collegandoci ad un precedente pubblicato sulla Voce nell’ottobre 2017, riguardante la casa che ospitò a Marina di Vecchiano, i marinai incursori della X Mas, casa e annesso che versano nel più grande totale abbandono ormai da moltissimi anni, senza che nessuno faccia qualcosa, vorremmo riproporre una domanda, tenendo di conto di una serie di fatti noti ed acclarati.
2 associazioni che vedono le donne protagoniste di molte iniziative e attività, in modo discreto e silenzioso. Un'operosità importante per tanti in maniera diretta, e indirettamente per tutta la comunità, perchè la loro presenza è un monito importante per tutti a non girare la testa e a non restare indifferenti.
E’ compito di tutti battersi per salvare l'ambiente e rendere la terra un posto migliore per le generazioni future.
«Nemo Separet Quod Musica Conjunxit»
(Nessun separi ciò che la musica ha unito)
COMUNICATO STAMPA di SINISTRA CIVICA ECOLOGISTA - PISA
IL PRESIDENTE DEL PARCO: NON CHIUNQUE.
Il rinnovo degli organismi dirigenti del Parco Migliarino San Rossore Massaciuccoli ha sempre suscitato molto interesse proprio per l'importanza che oggettivamente ha ed il dibattito politico che ne scaturisce è sempre stato piuttosto vivo. Purtroppo come spesso accade nel dibattito pubblico – e gli articoli dei giornali locali di questi giorni ne sono un esempio - l'interesse spesso si ferma alla figura che può diventare il Presidente del Parco, solo in quanto rappresentante di una parte politica piuttosto che dell'altra. In alcun modo vengono invece evidenziate quelle che sono le caratteristiche particolari del territorio in oggetto che dovrà essere governato nei prossimi cinque anni, né le peculiarità che la figura preposta a tale compito dovrà possedere. Il Presidente del Parco è la persona che, insieme alla Comunità del Parco e al Consiglio Direttivo, deve dare l'indirizzo politico, preciso e corretto, alla gestione del Parco, individuando linee di azione basate su principi di ecosostenibilità.
Per questo come Sinistra Civica Ecologista abbiamo sostenuto e sosteniamo che il presidente deve avere una chiara e riconoscibile sensibilità e competenza sui temi ambientali. Non chiunque può fare il Presidente del Parco; non tutte le persone hanno la conoscenza e la competenza necessarie per svolgere questo delicato incarico. Fra le domande presentate ce ne sono indubbiamente alcune che posseggono quella sensibilità ecologica richiesta per la tutela e valorizzazione del territorio del Parco. Alcune, non tutte.
E’ verso queste competenze che auspichiamo sia indirizzata la scelta che la Comunità del Parco è preposta a fare, individuando quella rosa di cinque persone da sottoporre al Consiglio Regionale per la nomina definitiva. Abbiamo letto che anche il nuovo segretario del PD Enrico Letta ritiene necessario far emergere criteri di competenza anziché logiche di convenienza e di spartizione politica. Ebbene ciò è tanto più vero e opportuno quando si tratta di scelte che riguardano un Ente pubblico come il Parco.