Il mese scorso è stato presentato un nuovo libro pubblicato dall'Editore MdS, "Il coraggio tra i fiori di ortica", un'opera intensa e profonda cheracconta l'infanzia non solo nella sua dimensione più luminosa, ma anche nelle sue ombre, fatta di giochi e risate, ma anche nelle sue ombre, tra segreti, paure, abusi e battaglie quotidiane che i più piccoli affrontano con straordinaria forza.
Un libro che ci ha subito colpito e per il quale si preannunciava un sicuro interessamento e successo a livello nazionale.
Ci apprestiamo a passare una seconda Pasqua in tempo di pandemia. Diciamoci la verità: era difficile aspettarselo.
E invece anche in questo 2021 dobbiamo rinunciare ad almeno una parte dei nostri affetti più cari al fine di tutelare la salute di chi è più fragile.
Sì, mi rendo conto che gli sforzi siano stati imponenti e che dopo un anno non ne possiamo davvero più.
Ma rispetto al 2020, quando non sapevamo praticamente niente sul virus, abbiamo ben tre vaccini a regime e altri in arrivo, ci sono delle cure come gli anticorpi monoclonali, nei quali peraltro il nostro territorio si è contraddistinto nel campo della sperimentazione: si intravede una fine a tutto questo, una fine reale e concreta che ci riporterà alla vita di prima.
"La vita di prima".
L'ho detto spesso durante la prima ondata: stiamo cogliendo questa occasione di ripensamento generale della nostra società?
Abbiamo semplificato con "ne usciremo migliori", ma non basta.
I ritmi di "prima" davvero ci piacciono? Bisogna tornare a farsi le domande giuste per preparare quello che verrà: è la riflessione che invito a fare per questa Pasqua 2021.
È molto importante continuare a tenere comportamenti responsabili fino a quando il Covid non allenterà la pressione soprattutto sulle strutture ospedaliere, dove medici, infermieri e operatori stanno lavorando in maniera straordinaria.
Assieme a loro, voglio ricordare anche il grande lavoro delle associazioni e del mondo del volontariato (penso alla Consulta comunale), che anche in questa cosiddetta terza ondata non ha mai fatto mancare il proprio supporto alle nostre politiche inclusive e sociali, tratto distintivo dell'amministrazione comunale di San Giuliano Terme da moltissimo tempo.
Grazie anche all'Osservatorio sulle povertà e al sistema di Protezione Civile comunale (Pubblica Assistenza di Pisa, Croce Rossa Italiana Comitato di Pontasserchio e Sava di Asciano).
Concludo rinnovando l'invito anche quest'anno a riscoprirci comunità. Perché è solo come comunità che ne usciremo. E ne usciremo.
Buona Pasqua a tutti.
Sergio Di Maio
sindaco di San Giuliano Terme