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Nei giorni 26-27-28 aprile verranno presentati manufatti in seta dipinta: Kimoni, stole e opere pittoriche tutte legate a temi pucciniani , alcune già esposte alla Fondazione Puccini Festival.Lo storico Caffè di Simo, un luogo  iconico nel cuore  di Lucca  in via Fillungo riapre, per tre mesi, dopo una decennale  chiusura, nel fine settimana per ospitare eventi, conferenze, incontri per il Centenario  di Puccini. 

. . . per questo neanche alle 5. 50 prima di colazione. .....
. . . alle nove dopocena non ciai (c'hai) da far altro? .....
. . . il plenipotenziario di Fi, Tajani, ha presentato .....
Ieri 19 Marzo ci ha lasciato un Vs. concittadino Renato .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Il sole nutre
col suo splendore
il croco il bucaneve
la margherita. . .
Il cuore
cancella il dolore
se alimentato dall'amore
essenza della vita
Quando .....
Oggi è venuto a mancare all’affetto di tutti coloro che lo conoscevano Renato Moncini, disegnatore della Nasa , pittore e artista per passione. .....
Dante, una terzina per volta
di Stefano Benedetti
DANTE A CAPRONA,
SENZA POLEMICA.

11/4/2021 - 12:10




così vid’ïo già temer li fanti
ch’uscivan patteggiati di Caprona
veggendo sé tra nemici cotanti
(Inf. XXI, 94-96)

Una istantanea, una delle tante mirabili fotografie emotive dantesche.

Dante associa il suo timore di trovarsi al cospetto di diavoli nemici in questa bolgia infernale dove si trova adesso e lo ribalta su un ricordo, quasi sicuro un suo vero ricordo, anche se non abbiamo certezza storica che Dante abbia partecipato all’assedio nostrano.
Non trova altro da metter in questi versi, non altri episodi (e a quel tempo ce ne erano a bizzeffe da citare) e Dante, sappiamo che non fa niente a caso, allora ci viene da affermare che quella fu una vera e propria esperienza emotiva per il Poeta, un vero dolore.
Veder sfilare i Pisani sconfitti, sotto la Rocca di Caprona, dopo il breve assedio, davanti a ali aggressive di fiorentini e non solo, deve essere stato un atto forte per il nostro giovane Dante, che poi guerriero non lo era affatto.
Nel tono e nel senso, appare una sorta di identificazione umana, che sfocia nei versi in un rispetto profondo.

A Dante non interessa il “particulare” interessa solo la sua emozione filtrata dentro un evento immaginario che lui vive nella sua poesia.

Dante e’ così, persino di Ugolino e delle sue vicissitudini politiche, qualche Canto più avanti, sempre qui in Inferno, se ne disinteresserà, al Poeta interessa solo la passione, la sua passione poetica.


In questi giorni sono sorte polemiche sul fatto che il comune di Vicopisano abbia commissionato un “murales” ad una artista proprio sotto la Rocca di Caprona e questo ha fatto scatenare paesi e social.
Non c’è polemica però per Dante, su Dante, l’Arte e la Poesia segnano cammini universali e non transeunti.


Se dovessimo in ogni epoca rimettere in ballo nella lettura dell’Opera d’Arte, nella visione di dipinti, di sculture, di poemi e quanto altro, la traccia umana precedente che la nostra specie ci ha lasciato, ci priveremmo in un solo istante del nostro sapere.
Lasciamo alle cose leggere della vita i nostri sfoghi, lasciamoli, ci vogliono anche quelli, purché non siano violenti e non vogliano far tacere e sopraffare altre persone.
Ma non tocchiamo la Poesia, Lei ci parla in un’altra maniera e noi dobbiamo ascoltarla.
Lei poi, nel caso non capissimo cosa ci vuol dire, non ce lo perdonerebbe.

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