Nei giorni 26-27-28 aprile verranno presentati manufatti in seta dipinta: Kimoni, stole e opere pittoriche tutte legate a temi pucciniani , alcune già esposte alla Fondazione Puccini Festival.Lo storico Caffè di Simo, un luogo iconico nel cuore di Lucca in via Fillungo riapre, per tre mesi, dopo una decennale chiusura, nel fine settimana per ospitare eventi, conferenze, incontri per il Centenario di Puccini.
Luna lasciva,
amante degli amanti,
mostraci il seno.
Ve li ricordate gli haiku?
Ce li siamo rimbalzati a centinaia, addirittura dal 2018, con suggestivi nomi di fantasia: Alìbabà, Mommé, Menestrello, Giullare, Sanciopancia, Pachito, Chira, Palmira, Gargantua, Maghella, Morgana, Sorpampurio, Gargamella, Giogiò, Gioreka, Melody, Glory, Monello, Proserpina, Polifemo, Poseidone, Plutone, Puffalmacco, Birba, Donciccio, Madamadorè, Salomè, Gil, Ramon, Joi, Kalì, Paolitas, Bambi, Kelly, Unicum, Dylan, Malù, Charlize, Braccio di ferro, Caesar, Augustus e decine di altri.
Fiore di duna,
se stai col naso in su,
se non c’è il sole c’è la luna,
e non puoi aver di più.
E gli stornelli?
Più semplici, più orecchiabili e difatti il “tempo dello stornello” è stato un successo incredibile, avete scritto a centinaia per mesi e mesi.
Se sei triste dici che hai la luna,
poi ti passa e dici: che fortuna!
Cambia il tempo? Fa male il callo
e il cielo ha colore scureggiallo,
ma non temere, brilla sempre la tua luna!
Intramezzati a giapponesi dure terzine di 5-5-7 sillabe e frizzanti fiorite toscane canzoncine rimate si è presentato ed accolto uno scozzese sistema di verseggiare, il limerik.
Qui la difficoltà (?) è di terminare con la stessa parola finale della prima delle due coppie assonanti e baciate.
Cari lettori non si può (poteva) continuare all’infinito con queste frivolezze, ma non si possono neanche sopportare i continui sterili battibecchi politici dell’altra parte del giornale, almeno noi cambiavamo il nome del “fiore” mentre là son sempre gli stessi “cavoli”!