Tornano, dopo la pausa estiva, i racconti storici di Franco Gabbani.
Un articolo, come per altri in precedenza, legato interamente alle vicende personali di una persona dell'epoca, una donna che ha vissuto intensamente una vita, ragionevolmente lunga, che potremmo definire di ribellione al ruolo che ai tempi si riconosceva alle donne, in aperta opposizione ai vincoli, alle scelte e al giudizio che la società di allora le riservava.
S.Giuliano Terme: Lega, Giunta Di Maio colabrodo, cacciato l’assessore Guelfi "A solo qualche mese di distanza, dopo Daniela Vanni( ex assessore all’ ambiente ) , ora è il turno dell’ assessore al Bilancio Carlo Guelfi di salutare la macchina comunale; ribadendo così che la Giunta Di Maio è ormai un colabrodo. L'amministrazione comunale fa acqua da tutte le parti. Non è con le toppe che si può pensare di andare avanti". Lo dichiara il capogruppo della Lega Ilaria Boggi. "C’è un fatto, però, a diversificare l'allontanamento dei due assessori - sottolinea Boggi - ed è estremamente rilevante.
Mentre Vanni ha lasciato l'assessorato, assunto poi dall'attuale assessore Pancrazzi, Guelfi non ha abbandonato il suo incarico di sua spontanea volontà: ad accompagnarlo fuori dalla porta è stato Di Maio. Le motivazioni sarebbero scaturite da 'divergenze in ordine alla gestione di attività amministrative' che hanno fatto venir meno 'il rapporto fiduciario'.
Tutto questo all'alba dell'approvazione del bilancio consuntivo, il sindaco licenzia l'assessore al Bilancio per divergenze sulla gestione amministrativa e non nomina nessun altro per ricoprire questo assessorato, e non esclude di autelegaarsi anche le ex funzioni di Guelfi". "Un comportamento quanto meno singolare - aggiunge il collega consigliere Alessandro Marmeggi -. A voler pensare male, un pessimo tentativo di rammendare uno strappo che evidentemente non è riuscito bene. E pensare che il sindaco Di Maio si è erto in più di un'occasione a esperto di cucito. Se questi sono i risultati, è opportuno da parte del primo cittadino sangiulianese un bagno di umiltà, visto che ci sono da gestire soldi pubblici". "Revocare le deleghe . concludono i due esponenti della Lega - non è un fatto di possibilità, ma una questione di opportunità. Noi della Lega vigileremo attentamente, pronti ad intervenire dove necessario".