Tornano, dopo la pausa estiva, i racconti storici di Franco Gabbani.
Un articolo, come per altri in precedenza, legato interamente alle vicende personali di una persona dell'epoca, una donna che ha vissuto intensamente una vita, ragionevolmente lunga, che potremmo definire di ribellione al ruolo che ai tempi si riconosceva alle donne, in aperta opposizione ai vincoli, alle scelte e al giudizio che la società di allora le riservava.
PD – QUESTIONE MORALE E POLITICA
Dopo le Banche (Etruria e MPS ecc.) e la Sanità (Siena e Massa) l’Affaire rifiuti tossici nella zona del cuoio fa crollare definitivamente il mito del buon governo del PD in Toscana e nella nostra Provincia in particolare.
Quello che emerge con chiarezza è che, insieme al mito, sono crollati due pilastri della politica pidiessina su cui si sono fondati decenni di potere come:
· La Diversità morale;
· Una avanzata coscienza ambientalista.
Adesso i cittadini hanno perfettamente capito che si trattava solo di autocertificazioni dimostratesi false e menzognere.
Per anni si è parlato di una fantasiosa ed improbabile “Toscana Felix”, dove tutto era giusto e perfetto solo perché, come ci ha insegnato Indro Montanelli, la sinistra vince sempre nell’immediato “La Guerra delle parole” salvo poi essere sconfitta nel tempo dalla realtà e dalla storia.
Dopo la vittoria nella guerra delle parole il PD ha instaurato, come in una catena di montaggio, un “Regime di verità” ideologica e dogmatica, dettata solo dalla ragion di partito.
Quello che è grave in democrazia è che le istituzioni, i suoi rappresentanti, i suoi dipendenti, le categorie economiche e le libere professioni si siamo piegate per calcolo, opportunismo e tornaconto ad una professione di fede.
In sintesi il PD non ha governato il territorio ma ha regnato, relegando i cittadini ad un ruolo di sudditi.
Ma come sempre la Storia ci insegna che tutti i Regni, anche i più stabili e duraturi, vanno incontro ad una deriva politica prima e ad un degrado economico, sociale ed etico poi.
E’ evidente che esiste un’insanabile crisi politica e morale che travaglia il PD ad ogni livello.
Per la prima volta dall’Unità d’Italia i segretari politici abbandonano il loro partito sbattendo la porta: Occhetto, D’Alema, Bersani, Renzi o finiscono in esili dorati leader come Prodi, Amato, Rutelli e Veltroni.
Ma il travaglio maggiore è quello morale, evidenziato da Zingaretti, Bersani, Chiti e soprattutto dalla Presidente della Commissione Antimafia Rosy Bindi che da anni denuncia certe “Liaisons dangereuses”.
L’imbarazzo del partito è totale, testimoniato dall’assenza di autocritica, di dibattito, di analisi e di prospettiva, siamo di fronte, come sempre, ad un silenzio assordante!!!