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Anche per il 2024 si terrà il concorso ideato da MdS Editore dedicato al territorio e all'ambiente, attraverso le espressioni letterarie ed artistiche delle sezioni Racconto, Poesia, Pittura.tpl_page_itolo di quest'anno sarà "Area Protetta".Per questa dodicesima edizione, oltre al consueto patrocinio dell'Ente Parco Regionale Migliarino, San Rossore, Massaciuccoli, che metterà a disposizione la bella sala Gronchi per la cerimonia di premiazione, partner dell'iniziativa saranno la Sezione Soci Versilia-Valdiserchio di Unicoop Firenze e l'associazione La Voce del Serchio.

. . . non discuto. Voi riformisti fate il vostro cammino .....
. . . l'area di centro. Vero!
Succede quando alla .....
. . . ipotetica, assurda e illogica. L'unica cosa .....
. . . leggo:
Bardi (c. d) 56% e rotti
Marrese ( c. .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Di Gavia
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di Michelle Rose Reardon a cura di Giampiero Mazzini
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di Mollica's
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Di Siciliainprogress
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C'è qualcosa, un tesoro
che tutti cercano.
Non è pietra preziosa
ne' scrigno d'oro:
si chiama semplicemente
LAVORO
Se poi al lavoro
si aggiunge .....
La Proloco di San Giuliano Terme, attenta alla promozione e alla valorizzazione dell'ambiente indice il concorso "il giardino e il terrazzo più bello" .....
di Renzo Moschini
Una nuova Politica per l'ambiente e per i parchi

9/6/2021 - 11:21

Una nuova Politica per l'ambiente e per i parchi
 
1.            Politica  e ambiente
Le cronache politiche anche di questi giorni a Pisa, in Toscana ma anche nel resto del paese vedono l’ambiente al centro di polemiche spesso fuori controllo che coinvolgono la politica e non pochi politici che non sanno venirne a capo.
Le vicende     dei parchi e non solo in Toscana hanno assunto un ruolo importante confermando che sui temi ambientali permangono aspetti irrisolti sul piano culturale e istituzionale che producono effetti negativi sul piano politico anche nella gestione dei parchi che risulta vittima dei litigi anche all’interno dello stesso partito.
Devo dire che personalmente poco tempo fa scrissi compiaciuto;  l’ambiente torna sulla scena, ci torna però con tutti questi limiti e sconcertanti banalizzazioni come quella di definire l’ambiente transizione ecologica.
Non torno sugli effetti prodotti da questa decisione a partire dal governo e quello che era il ruolo del ministero dell’ambiente a cui ho dedicato recentemente un documentato contributo al quale rinvio. Ma non posso ricordare che l’aspetto che più colpisce di questa NOVITA’ è che l’ambiente, quello che ha impiegato anni a dotarsi di nuove leggi, come quella sui parchi, la tutela ambientale oggi è ORFANA di un ministero e anche di un ministro.
Ecco perché è indispensabile e urgente rilanciare queste politiche sia sul piano nazionale e non solo locale oggi oggetto di scorrerie polemiche dove gli insulti prevalgono su qualsiasi proposta. E’ vero che il vaffa non richiede  adeguate competenze e conoscenze.   Ma non è meno vero che così resteremo senza una politica e una gestione degna di questo nome.
 
2.            Come uscire dalla crisi dei parchi
La prima condizione parlando di parchi e quindi di ambiente, sottolineare che oggi l’accostamento ossia il rapporto tra i due aspetti non è assolutamente scontato.
Sui parchi è necessario ricordare che dopo essere riusciti a dotarci di una Legge quadro se ne è sempre più parlato  criticamente, partendo dal Parlamento, per cui la prima cosa da fare per molti era modificare la legge. I parchi  sono stati così  via via invitati ad adeguarsi per rilanciare il territorio, per essere più realisti e altre motivazioni fasulle.
Nel frattempo l’ambiente - territori protetti compresi - sono stati sottoposti alle politiche più rovinose e distruttive, senza che i parchi potessero  intervenire efficacemente almeno su quanto avveniva in casa propria. È risultato evidente che le politiche ambientali sul piano nazionale non potevano più sottrarsi dal riconoscere un ruolo determinante anche ai parchi e al Ministero dell’ambiente (o della Transizione Ecologica, come oggi è denominato).
 Per questa ragione avevamo proposto al Ministro Costa  di promuovere, come Ministero, una iniziativa nazionale per raccordare i vari e diversi ambiti da integrare. Proposta che non siamo riusciti a far passare ma senza la quale le cose non cambieranno. La riproponiamo anche perché sui nuovi impegni di Draghi molto importanti anche l’ambiente può giocare un ruolo importante.
D’altronde perché le istituzioni, Stato, Regioni ed Enti Locali  avrebbero dovuto sottoporsi ad un impegno che le espose a critiche e contestazioni per dotarsi di un sistema dei parchi come altri paesi europei e non solo?
Le scelte che oggi siamo chiamati a fare, in riferimento al rinnovo degli organi del Parco Migliarino San Rossore Massaciuccoli e dei parchi toscani, devono muovere da qui: da una nuova realtà nazionale e da una situazione regionale che avevamo creduto e sperato imboccasse, dopo tanti ritardi ed errori, una nuova strada che ci eravamo sforzati di delineare con precise proposte. Sforzo finora ignorato e che questa volta riproponiamo sperando di avere più fortuna.
In ogni caso vorremmo che fosse chiaro - non vale solo per la nostra regione - che la crisi dei parchi in attesa di rilancio, di riscatto, di ripartenza dipende anche e non poco dagli stessi parchi a partire dallo strumento principale che è stato per loro previsto dalla legge: il piano, che in molti, troppi, non hanno saputo o voluto fare, anche se il piano - come fu detto - è il parco. Sotto questo profilo il panorama nazionale è tutt’altro che soddisfacente, il che rende ancor più sconcertante il non voler affrontare in una Conferenza Nazionale dei parchi più volte proposta, anche da noi, e ogni volta volte BOCCIATA con i più strambi pretesti. La ragione vera di questo rifiuto è che in quella sede nessuno potrebbe giustificare o nascondere le sue responsabilità.
Tornando alle cose nostre e in primis al parco Migliarino San Rossore Massaciuccoli, constatiamo non pochi dei limiti, errori e ritardi di cui abbiamo parlato, che il parco ha dovuto subire per scelte fatte a partire dal secondo decennio di questo secolo dalla Regione Toscana.
Da cui emerge, senza se e senza ma, la necessità e urgenza di rilanciare il parco sul territorio costiero pisano - livornese con presidenza espressione di questo stesso territorio.
 
 

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10/6/2021 - 12:21

AUTORE:
Bruno Baglini, cittadino del Parco

Risulta essere ministro dell'agricoltura, delle foreste e della pesca, quindi...
L'ex ministro generale Costa fu promosso dal nostro governo per aver scoperto (dopo La Zoppa di Montinero) la cosiddetta terra dei fuochi e se faceva il generale e non il barbiere doveva anticipare la Zoppa per quei gravissimi danni ambientali già quando era capitano e colonnello.

Stefano Cingolani parla e opera per la transizione ecologica proiettato ben oltre il 2050 come da trattati dell'accordo di Parigi e dire che manca un ministero specifico per i nostri Parchi è come dire che manca un ministero regolatore delle nostre spiagge libere.

Personalmente per il Nostro Parco Regionale sarei favorevole per l'abolizione della e delle figure buone e meno buone del presidente del Parco Regionale che abbiamo tutti noi visto e soprattutto rifacendosi dal primo presidente Gioiello Orsini che per accodi della Politica in quanto presidente di (una) provincia che con Viareggio e Massarosa non aveva a che far niente.
Fu eletto presidente e per noi Comitato Parco di prima del /79 fu uno schiaffo morale perchè era il principale sostenitore dell'accordo Salviati/Comune che prevedeva la più grande speculazione edile mai tentata in Italia con l'avv. Barbetta e Cristina Onassis promotori del cosiddetto "Porto Cristina" che prevedeva di portare nel mio Migliarino altri 83.000 abitanti.
Ora si parla di competenze specifiche; ma di che?
Fin ora il presidente era indicato al presidente della regione toscana dai cinque sindaci ricompresi nell'area del Parco e ci son stati momenti di: un democristiano, un comunista, poi un socialista - un pisano poi un viareggino e va bene? va bene si come no; anche perché uno o più sindaci proponenti gli può far intendere: o cosi o nisba mio voto in tuo favore.

1° quei tre partiti che decidevano negli anni /80 -comunisti-socialisti-democristiani non esistono più.

2° non vedrei male un presidente del Nostro Parco eletto con una scheda in più alle regionali per noi Cittadini del Parco.

3° se l'elezione diretta non andasse in porto; propongo/proporrei che la responsabilità politica dell'ente Parco sia data dal presidente della regione ad un suo delegato per così se la regione cambia colore non c'è contrasto politico.

nb, il direttore deve essere qualificato come lo sono e/o lo sono stati i fattori delle aziende agricole/forestali; il presidente (ora) invece può essere nominato anche se non sa distinguere un malvone da un pomodoro ed al massimo in vita sua ha messo a dimora (sbagliando) il suo abete natalizio in un prato (sbagliando).

...quindi meditate gente, la ragione non sta mai da una sola parte anche se ora si vuol donne prete ma non sindache nelle grandi città!
bona

9/6/2021 - 20:35

AUTORE:
Oreste Giorgetti

È incisivo è chiaro come documento politico che dovrebbe far tremare i politici (se fossero quelli con una morale) ma l’etica è cosa che si è persa in quella élite di auto eletti e quindi è vero il contrario, tante più responsabilità accumulano nell’attività politico amministrativa e tanto più vanno avanti.
Povera Italia!

9/6/2021 - 20:32

AUTORE:
Stefano Maestrelli

Centrati diversi punti importanti per una ripresa del ruolo dei Parchi sul territorio, come avanguardie per la conservazione della natura e come guida per tutti gli altri enti al fine di una corretta gestione del territorio, ispirata alla tutela attiva dell’ambiente e del paesaggio.
Come ben sai concordo molto sulla parte del tuo pezzo che dice:
“ In ogni caso vorremmo che fosse chiaro - non vale solo per la nostra regione - che la crisi dei parchi in attesa di rilancio, di riscatto, di ripartenza dipende anche e non poco dagli stessi parchi a partire dallo strumento principale che è stato per loro previsto dalla legge: il piano, che in molti, troppi, non hanno saputo o voluto fare, anche se il piano - come fu detto - è il parco.”

Un abbraccio

Stefano