none_o

Il mese scorso è stato presentato un nuovo libro pubblicato dall'Editore MdS, "Il coraggio tra i fiori di ortica", un'opera intensa e profonda cheracconta l'infanzia non solo nella sua dimensione più luminosa, ma anche nelle sue ombre, fatta di giochi e risate, ma anche nelle sue ombre, tra segreti, paure, abusi e battaglie quotidiane che i più piccoli affrontano con straordinaria forza.

Un libro che ci ha subito colpito e per il quale si preannunciava un sicuro interessamento e successo a livello nazionale.

Quando si recrimina a Prodi e Ciampi di aver accettato .....
. . . v'ha fregato anda e rianda con il no all'Europa .....
Dinno a Livorno : Con leuri e cianno assistemato
. . . gredigi🤔 con la vecchia lira ora una pizza .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
Raccontino di Giancarlo Montin
none_a
Incontrati per caso...
di Valdo Mori
none_a
di Angela Baldoni
none_a
none_a
Magnifico salvifico silenzio
È il primo maggio, uno splendore
Grazie all'esodo di tutte le persone
che lontane da casa
vivon la percezione
di fruire .....
ad oggi la situazione è peggiorata
ora anche tir, pulman turistici , trattori, camion con cassoni per massi,
etc. . E ad alta velocita,
inquinamento .....
none_o
Scuola d’arsella!

10/7/2021 - 21:37


 

Ma dove lo trovate voi un posto dove si fa “Scuola d’arsella”?


Ve lo dico io, ma è scuola a numero chiuso, e ve lo dico come urlavano le spose  dei pescatori d’arselle di un tempo lontano andando per le strade con ceste e stadera:


“Ce l’ho bbelle vive, donne! ….vivee!!”

 

E non potevo non fare “un’ode all’arsella"!


Tu siei de’ nicchi regina e purzella.
È ‘ndove ‘r Serchio acqua dórce scudella
tu nasci a mmucchi da fanne corbella
e ‘ndove l’omo ti cerca e rastella:

 
carzoni rotti e ‘nfirtrita franella
e colla rete legata all’ascella,
‘ndell’acqua diaccia ch’a vòrte sbudella,
o sotto’r sole che ‘r capo sombrella.


Foss’anco solo con una giumella,
coll’agli’er pane da ffa’ nzupparella,
cor pumodoro sartata ‘n padella,


prezzembolino o, a chi vva, gniepitella,
peperocino pe’ ffa’ comunella,
ah ssì l’arsella,.. che bbona… che bbella!
 



+  INSERISCI IL TUO COMMENTO
Nome:

Minimo 3 - Massimo 50 caratteri
EMail:

Minimo 0 - Massimo 50 caratteri
Titolo:

Minimo 3 - Massimo 50 caratteri
Testo:

Minimo 5 - Massimo 10000 caratteri

13/7/2021 - 9:13

AUTORE:
Bice

Fiore di ibisco,
avete voglia di ruzzare e lo capisco
ma se frequentate la gente di mare
dimenticate presto il cellulare!

Fior nei capelli,
siete davvero fighi bimbi belli.
Se volete però l'arte imparare
oltre l'assaggio dovete faticare!

fior dello sviluppo,
ma quant'è grazioso questo gruppo
che suggere come l'ape la dolcezza:
è uno spettacolo che fa tenerezza!

Fior di nepitella,
forzare il guscio della povera arsella
è divertente, ma lo è ancor più la mossa
di chi riesce a trovar quella più grossa!

11/7/2021 - 17:13

AUTORE:
Memè

Passava in bicicletta di mattina
l'arsellaia, quand'ero una bambina;
in una cesta trasportava le arselle
e senza pesarle diceva: spose belle
venite sono fresche, anzi sono vive!
Le nostre mamme accorrevano giulive
a fare quell'economo acquisto, un bijou,
che dava respiro al solito menu:
un'odorosa pastasciutta, la variante,
da minestre e minestroni: così invitante!!
Non aveva alcuna bilancia l'arsellaia
ma le pesava in un modo per me arcano,
le poneva in un boccale d'acciaio
come quello che serviva alla lattaia
a dosare il latte: un litro, un chilo.
Lo riempiva raso raso per benino
e lo versava in ogni zuppiera
che ciascuna si portava, fiera.
Poi mamma la poneva nell'acquaio
dopo aver messo un piattino
sul fondo
per far espurgare la rena...
e si dedicava ad altro fino a cena.
Le scottava in un tegame sul fornello
e si sgusciavano a mo' di giocherello
con pazienza. A me piaceva tanto
aiutarla, per me era un incanto!
Talvolta però succedeva ahimè
che il babbo si arrabbiasse perché
sentiva la rena sotto i denti:
e allora giù una serie di accidenti!