Il mese scorso è stato presentato un nuovo libro pubblicato dall'Editore MdS, "Il coraggio tra i fiori di ortica", un'opera intensa e profonda cheracconta l'infanzia non solo nella sua dimensione più luminosa, ma anche nelle sue ombre, fatta di giochi e risate, ma anche nelle sue ombre, tra segreti, paure, abusi e battaglie quotidiane che i più piccoli affrontano con straordinaria forza.
Un libro che ci ha subito colpito e per il quale si preannunciava un sicuro interessamento e successo a livello nazionale.
Ugo Foscolo scrisse:
E uscir del teschio, ove fuggìa la Luna,
L’ùpupa, e svolazzar su per le croci
Sparse per la funerea campagna”
Eugenio Montale corresse:
“Upupa, ilare uccello calunniato
dai poeti, che roti la tua cresta
sopra l’aereo stollo del pollaio
e come un finto gallo giri al vento;
nunzio primaverile, upupa, come
per te il tempo s’arresta,
non muore più il Febbraio,
come tutto di fuori si protende
al muover del tuo capo,
aligero folletto, e tu lo ignori”
e il Galletto Marzolo risponde:
Fior di giaggiolo,
per voi son galletto e poi marzolo,
la cresta mi dà il mio primo nome
e son già tre mesi che mi poso al suolo.
Fior di pungia,
l’Ugo agli scolari disse gran bugia,
mai son volata sopra un cimitero
e tanto meno il nido è mezognero.
Fiore di gighero,
Eugenio invece mi battezza aligero,
il cuor mi si gonfia e son contento
di beffare chi piscia controvento.
Fior di saggina,
quest’anno, come mi alzo ogni mattina,
un pensiero mi tormenta e mi assassina:
boia mi ci vorrà la mascherina?