Il mese scorso è stato presentato un nuovo libro pubblicato dall'Editore MdS, "Il coraggio tra i fiori di ortica", un'opera intensa e profonda cheracconta l'infanzia non solo nella sua dimensione più luminosa, ma anche nelle sue ombre, fatta di giochi e risate, ma anche nelle sue ombre, tra segreti, paure, abusi e battaglie quotidiane che i più piccoli affrontano con straordinaria forza.
Un libro che ci ha subito colpito e per il quale si preannunciava un sicuro interessamento e successo a livello nazionale.
PONTE MORANDI: I MEDIA CENSURANO LA CARTABIA.
(leggo i giornali e non ce la faccio a non scrivere)
Alla commemorazione delle vittime del disastro del ponte Morandi la ministra Cartabia ha pronunciato parole chiare contro la falsificazione della verità da parte di chi sosteneva, Conte e M5S in testa, che la riforma della giustizia avrebbe mandato in fumo quel processo ed altri per gravi reati.
"Nelle ultime settimane so che è stata per tutta la città fonte di preoccupazione l'opinione del tutto destituita del fondamento per cui la riforma del processo penale potrebbe frustrare la vostra necessità di giustizia. Lo ripeto qui davanti a voi: non c'è mai, mai stato alcun rischio per il processo sul crollo del ponte Morandi, anzi.”.
Ma c’è di più nella frase successiva che molti media non hanno ripreso:
“Avendo ascoltato le vostre parole questa mattina, c'è un pensiero che non posso tacere: bisognerebbe riflettere prima di diffondere opinioni che gettano allarme e che gravano di ulteriore peso chi già porta tanto dolore. Basterebbe leggere il testo della riforma e non serve un giurista per vedere che si applica ai procedimenti dopo il 1 gennaio 2020".
Già, non c’è bisogno di un giurista. Specie di quella fatta.
Ma questa, per molti media, è una verità che ha meno diritto di essere rappresentata rispetto alle bugie di Conte e dei suoi sodali, che hanno impestato per giorni e giorni il discorso pubblico con le loro falsità.
Arrivando al punto di anticipare la campagna elettorale del 2023 chiedendo il voto già da oggi per affossare una riforma che pure si sono vantati di avere migliorato.
La prova che non hanno ottenuto altro, se non quello che era già stato previsto.
Squalidi rappresentanti dell’Italietta dei cialtroni, ai quali piacciono le veline di quel signore che dopo il crollo diceva ai giornalisti “mi state rovinando il ferragosto”.
Ora su quelle vittime ci fanno la campagna elettorale in anticipo. Pessimi!