Il mese scorso è stato presentato un nuovo libro pubblicato dall'Editore MdS, "Il coraggio tra i fiori di ortica", un'opera intensa e profonda cheracconta l'infanzia non solo nella sua dimensione più luminosa, ma anche nelle sue ombre, fatta di giochi e risate, ma anche nelle sue ombre, tra segreti, paure, abusi e battaglie quotidiane che i più piccoli affrontano con straordinaria forza.
Un libro che ci ha subito colpito e per il quale si preannunciava un sicuro interessamento e successo a livello nazionale.
Un fiore serve per tante cose e l’orchidea supera tutti i simboli della natura: seduzione, attrazione, amore di bellezza, eleganza, riverenza ed erotismo.
C’è, nel linguaggio medico, un piccolo suffisso che diagnostica e indica una malattia: ite, così abbiamo per esempio la gastrite, la dermatite, pleurite eccetera; ogni parte del corpo, purtroppo, ha la sua “ite”.
Cosa c‘entra l’orchidea?
C‘entra c’entra!
Orchis era un giovane greco bellissimo, figlio di una ninfa e di un satiro, che volle sedurre una sacerdotessa di Dionisio e, per questo sacrilegio, fu scacciato in un bosco dove fu divorato dai lupi. Dai suoi resti nacquero le orchidee, ecco il significato simbolico di bellezza e seduzione, che presentarono in eterno e chiaramente l’origine leggendaria: le radici hanno due tuberi simili agli “orcheis”, i testicoli!
E la “ite” cosa c’entra?
Spero che nessun lettore abbia mai avuto quel fastidiosissimo problema ai “gioielli”!