Il mese scorso è stato presentato un nuovo libro pubblicato dall'Editore MdS, "Il coraggio tra i fiori di ortica", un'opera intensa e profonda cheracconta l'infanzia non solo nella sua dimensione più luminosa, ma anche nelle sue ombre, fatta di giochi e risate, ma anche nelle sue ombre, tra segreti, paure, abusi e battaglie quotidiane che i più piccoli affrontano con straordinaria forza.
Un libro che ci ha subito colpito e per il quale si preannunciava un sicuro interessamento e successo a livello nazionale.
Riattingiamo nel vocabolario greco: mantis = profeta, cioè colui che pre-vede ed è proprio lo sguardo di questo eccezionale insetto che lascia una inquietante riflessione sulla spiritualità che aggiunge il seguito al nome iniziale: religiosa, tanto che da noi è questo il nome con il quale è conosciuto. In Provenza è chiamato “Prega Dio” per l’abitudine che ha di tenere le zampette anteriori levate in alto e unite e addirittura nel mondo arabo (non so quale sia il nome datole) è credenza che le zampe siano sempre rivolte alla Mecca.
Un entomologo disse che la mantide non guarda, osserva e infatti ha la caratteristica di ruotare il collo di 180°, ma tutti la conoscono come “colei che gode e si sazia!”
Attenzione femministe ultrà, se li mangiate tutti, addio trastulli!
Fior di betulla,
la mantide col maschio si trastulla,
poi per finir la sensuale festa,
lo mangia tutto partendo dalla testa.