none_o

La Pro Loco Ripafratta “Salviamo La Rocca” organizza per sabato 18 maggio una conferenza dal titolo “Crocevia di cammini - Il confine pisano-lucchese tra itinerari e cammini, beni storici, turismo sostenibile e volontariato culturale”. L’evento si terrà a Villa Roncioni, nel borgo di Pugnano, comune di San Giuliano Terme, alle ore 10

. . . il sig Marino vuole metter becco dove da anonimo .....
Correva voce, al Circolo, che Bruno della Baldinacca .....
Il tuo forse lo ha guadagnato ultimamente ed il mio .....
Cara manuela
io non so con esattezza i pro e i contro .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
di Mario Lavia
none_a
di Biancamaria Coli seg. PD Circolo di Nodica
none_a
di Umberto Mosso
none_a
IMMAGINA San Giuliano Terme
none_a
Crollo mura di Volterra; mozione di Pieroni (Pd)
none_a
A cura di Erminio Fonzo
none_a
da Museo del Bosco
none_a
Di Gavia
none_a
di Michelle Rose Reardon a cura di Giampiero Mazzini
none_a
Dal 17 al 19 Maggio ore 10.00 - 20.00
none_a
Forum Innovazione di Italia Economy" II EDIZIONE
none_a
Valdottavo, 17 maggio
none_a
Pisa: quartiere delle Piagge
none_a
Pisa, 16 maggio
none_a
Credevo di riuscirci mare
Ma non ti potei solcare
Ma è vero giuro è vero
Pur cambiando la vela e mura
Se gira il vento dritta
Al cuore
Per amarti .....
La Proloco di San Giuliano Terme, attenta alla promozione e alla valorizzazione dell'ambiente indice il concorso "il giardino e il terrazzo più bello" .....
Insieme per Vecchiano
Giornata partecipata alla Casa del Popolo di Migliarino a sostegno del bene più prezioso: il Nostro Parco

28/9/2021 - 9:34

Importante incontro alla Casa del Popolo di Migliarino con i Cittadini del Parco a sostegno del loro bene più prezioso che è l'ambiente bello e sano di cui abbiamo la fortuna di vivere, noi ed i nostri ospiti.

Fin dagli inizi, da quandoo dicemmo no alla più grande speculazione edile mai intentata in Italia con il tentato "Porto Cristina Onassis" che prevedeva la cementificazione dell'unica fascia costiera mesofila rimasta tale e quale come nella notte dei tempi.

Nello stesso tempo con gli architetti Cervellati e Maffei Cardellini che disegnarono il Parco, dicemmo no anche ad un parco/museo. Il Parco è vivo e vive con noi.

Dopo il primo "scossone politico" che la sinistra ebbe anche in termini elettorali perchè finendo il tempo della mezzadria, tanti vecchi contadini della tenuta dei duchi Salviati si vedevano già "ricchi guardiani delle loro barche".

...ed anche i vari "Barbetta" furono fermati di la dal fosso Bufalina.

Sentito poi il velleitario ritorno ad ogni scadenza elettorale dei "portiferi" anche galleggianti posti alla bocca del Nostro Serchio che per natura è torrentizio.....eh si per poi magari chiedere lo stato di calamità dal governo centrale come tentarono di fare chi aveva costruito abusivamente nella golena dell'Arno.

Con i Lorena, i Salviati nei secoli scorsi non si sono avute autostrade costiere, ferrovie vista mare e verrebbe da dire "non c'è disgrazia che non porti fortuna" ed ora si vorrebbe "grattugiare/sconsumare" un zinzinino/tanto di Via del Balipedio sempre per il nobile scopo (?) avere più soldi dai parcheggi per le scuole, per i poveri e...per togliere la fame dal mondo?

Fortuna vuole che la nostra rena va e viene ed untimamente "viene" in abbondanza li nei 400 metri di spiaggia attrezzata e da lavoro se pur stagionale a circa cento lavoratori, più l'indotto....e se persistevano i bagni/ristoranti abusivi nel tratto della Bufalina come negli anni/70 ora erano tutti a caprioli per mancanza naturale di rena che si è trasferita a Torre del Lago ed oltre (vedere per credere).

La Lecciona , Montioni e Bocca di Serchio sono le spiagge libere del Parco Regionale; con protezioni Europee; quindi il bla-bla elettoralistico che si sente ad ogni rinnovo dei consigli comunali, rimane chiacchiericcio insulso.

Meditate gente meditate.

Lo sviluppo,  come disse una volta il buon don Lido Batini, se è sviluppo del dissesto e progresso della malattia e bene farne a meno.

....................................................................................................................

 

Nota; a compendio degli interventi dei dirigenti attuali ed ex presidenti del Nostro Parco e di studiosi, rappresentanti politici di SCE intervenuti anche in tarda serata di lunedi 27, c'è una nota congiunta del giorno dopo: dei due rappresentati di RC  Cerri e Biondi che si può leggere a seguito.

 

 

 

Fonte: Testo e foto di Bruno Baglini
+  INSERISCI IL TUO COMMENTO
Nome:

Minimo 3 - Massimo 50 caratteri
EMail:

Minimo 0 - Massimo 50 caratteri
Titolo:

Minimo 3 - Massimo 50 caratteri
Testo:

Minimo 5 - Massimo 10000 caratteri

28/9/2021 - 18:52

AUTORE:
Elisa Tripoli

Il Parco: un diritto, un dovere
Ieri sera sono intervenuti sulla questione del Parco associazioni ambientaliste (WWF, Lega Ambiente, Lipu), autori di documentari (Alessandro Tofanelli), scienziati: ricercatori (Fabrizio Bianchi) e microbiologi (Manuela Giovannetti) ed anche i vari presidenti che negli anni si sono avvicendati nell’amministrazione del Parco di San Rossore, Massaciuccoli e Migliarino (Stefano Maestrelli, Giancarlo Lunardi, Lorenzo Bani).
Il mio commento non ha niente da aggiungere ad interventi tanto autorevoli quanto scientificamente fondati, ma consentitemi una riflessione ad alta voce.
Il Parco di Migliarino, San Rossore, Massaciuccoli, è stato istituito nel 1979, ma l’dea di un Parco Naturale aveva iniziato a farsi strada sin dal lontano 1965, approdando per la prima volta in Parlamento come proposta di legge ad opera di deputati del partito comunista. Invero l’idea del Parco è stata un’idea trasversale che ha, a suo tempo, attraversato varie correnti politiche e ha spaccato gli stessi partiti: anche all’interno della sinistra le opinioni non erano concordi, né andavano tutte nella stessa direzione, ma alla fine ha prevalso il buon senso, o meglio, il buon senso informato.
Ebbene in un’Italia impegnata a costruire gli italiani e imperversata dalle lotte operaie, dove il benessere si misurava con le lottizzazioni e la cementificazione, dove l’Italia, forte ancora del boom economico, continuava a favorire le attività economiche ed il progresso tecnologico, i gruppi di sinistra sono stati tanto lungimiranti da vedere nel territorio e nella biodiversità un valore da difendere a tutti i costi, da difendere dalla speculazione edilizia, da difendere dagli interessi egoistici dei privati.
Oggi, invece, che l’ambiente è al centro del dibattito come una risorsa preziosa da proteggete, oggi in un contesto dove i cambiamenti climatici stanno mettendo a dura prova la sopravvivenza stessa del nostro pianeta e dove la lotta allo sfruttamento del territorio serve solo a guadagnare tempo in una corsa che pare portare irrimediabilmente verso il dissesto, la proposta di “Vecchiano civica” sembra un insulto al nostro territorio.
Il Parco è rappresentato come un intralcio, un problema da risolvere nell'ottica di una cementificazione indiscriminata e in nome di un paventato benessere economico. Oggi che si parla di ambiente come di una risorsa da difendere, loro, questo ambiente, lo vogliono distruggere.
E così mi viene da pensare: tanto all'avanguardia sono stati i fondatori del Parco e tanto anacronistica la proposta di Vecchiano Civica che si pone in rotta di collisione con quelli che sono i bisogni e le esigenze del tempo che viviamo e che conferma, ancora una volta, che di civico questa lista non ha proprio niente.
È stato detto che nel lungo periodo gli interessi individualistici tendono a convergere nell'interesse della comunità. Non condivido, ma sicuramente posso replicare che, al più, solo se gli interessi sono fondati su un pensiero consapevole e dunque informato, possono convergere in quello della comunità.
Ebbene, voglio pensare che il programma di “Vecchiano civica” si fondi sulla mancata conoscenza dell’importanza del Parco. Ma allora anche per questo Massimiliano Angori ha il dovere di vincere: anche per fare gli interessi di coloro che vogliono lo smantellamento dei confini del Parco, perché IL PARCO PER VECCHIANO NON È UN PROBLEMA, MA UNA RISORSA DA PROTEGGERE, ORA COME ALLORA, A TUTTI I COSTI.

28/9/2021 - 9:40

AUTORE:
Cerri et Biondi

Quello strano modo di fare campagna elettorale
Oramai siamo agli ultimi giorni di campagna elettorale la nostra coalizione fa incontri con la popolazione per ascoltare e nello stesso tempo illustrare il programma elettorale basato sulle politiche che da sempre ci contraddistinguono ad esempio preservare l’ambiente e nello stesso tempo valorizzarlo per creare possibilità lavorative. Le altre coalizioni, più che altro, sono impegnate nel dire quello che qualcuno da anni insegue, quello sviluppo legato al cemento e distruzione degli equilibri della natura che alla fine ti lascia solo tanti problemi. In molti seguono queste idee di sviluppo forse anche perché, arrivati da fuori nel nostro comune, conoscono poco il nostro territorio e la sua storia. In molti si sono trasferiti nel nostro comune. Si sono trasferiti qui perché si vive bene, ma spesso si sono portati dietro certe abitudini che avevano. Ad esempio andare sempre in giro con la macchina e quindi occorrono parcheggi. Vogliono dormire in estate fino a tardi, andare al mare quando vogliono e avere sempre il parcheggio ed allora arriva il grande progetto aumentare i posti macchina a Marina di Vecchiano ed aprire la strada verso Torre del Lago. Poi c’è che vuole il posto barca in bocca di Serchio allora a qualcuno gli viene in mente: facciamo un porticciolo con pontili galleggianti senza neppure sapere che il nostro fiume è a carattere torrenziale e le piene possono arrivare in pochissime ore. Insomma il sistema di promozione delle liste avversarie è basato più che sul concetto di comunità e rispetto dell’ambiente sul concetto di comodità per la ricerca del voto. Magari senza spiegare che siamo all’interno di un parco regionale e pertanto coperto da riserve integrali. Non si tiene conto poi che, si, noi siamo una comunità del parco, il quale però è un ente autonomo che ha il suo piano strutturale e il suo regolamento d’uso. Quindi un comune potrebbe fare solo osservazioni al piano strutturale ma non ha potere decisionale. Esiste un comitato scientifico del parco, che è un Ente che agisce in totale autonomia e credo sia giusto altrimenti qualche comune sposterebbe il parco dove gli torna bene come qualcuno cerca di fare di da tempo. Noi siamo per la nostra storia un comune fondatore del parco e da sempre contro cemento e progetti non in linea con la tutela dell’ambiente … ragioni per cui è nato il parco.