Con questo articolo termina la seconda serie di interventi di Franco Gabbani, attraverso i quali sono state esaminate e rivitalizzate storie e vicende del nostro territorio lungo tutto il secolo del 1800, spaziando tra fine '700 e inizi del '900 su accadimenti storici e vite di personaggi, che hanno inciso fortemente oppure sono state semplici testimonianze del vivere civile di quei tempi.
Pisa book festival ha voltato pagina e ha ripreso il suo spazio fra gli eventi più importanti nel campo culturale. Il Comune di Pisa ha creduto nel rilancio di questa importante manifestazione libraria internazionale.
A differenza dell’ultima esposizione al Palazzo dei congressi (2019) quest’anno ha avuto una collocazione itinerante.
Spazio centrale sono stati gli Arsenali repubblicani che hanno ospitato 70 editori che hanno presentato gli ultimi libri usciti e in alcuni casi era presente anche l’autore per una dedica in diretta.
Al Museo delle navi Antiche sul lungarno Simonelli si sono svolte le presentazioni delle opere e degli autori.
Anche Palazzo Blu è stato protagonista accogliendo i libri e i loro autori.
Un’iniziativa che ha avuto un grande successo.
Un colpo d’occhio piacevole nel vedere le persone che si spostavano da un luogo all’altro commentando l’ultimo incontro avuto con lo scrittore o scrittice preferita.
Molti eventi con il tutto esaurito, prenotati già da giorni per rispettare le norme anti covid.
Per la visita all’interno degli Arsenali era previsto il green pass per dare sicurezza a chi entrava.
C’era fila all’ingresso soprattutto nei pomeriggi di sabato e domenica e questo ha fatto piacere a Lucia Della Porta ideatrice e responsabile dell’evento che si è detta soddisfatta della risposta avuta dal numeroso pubblico presente che con la sua presenza ha confermato la scelta di realizzare la manifestazione nonostante le complicazioni contingenti.
Ha ringraziato il Sindaco Conti, i responsabili del Museo delle Navi e la Fondazione Pisa per aver messo a disposizione i rispettivi locali.
Per il prossimo anno Della porta ha pensato di proporre anche Palazzo Reale e far diventare l’evento ancora più distribuito sui bellissimi lung
rni.
Ci sono stati incontri di rilievo come “Tutto su Leopardi” al museo delle Navi.
Tutto esaurito con una lunga lista d’attesa per Costantino D’Orazio con "Un nuovo modo di raccontare la storia dell’arte” a Palazzo Blu; sempre nei locali di Lungarno Gambacorti è stato reso omaggio a Andrea Paggiaro, in arte Tuono Pettinato noto fumettista Pisano morto dopo una lunga malattia nel giugno scorso.
Anche Vannino Chiti ha attirato molto interesse con “Il destino di un’idea e il futuro della sinistra”.
Non poteva mancare il ricordo di grazia Deledda premio Nobel per la Letteratura nel 1926 a 150 anni dalla nascita.
Ci sono stati anche appetibili incontri come quello con Davide Besana “Prezzemolo e vecchi nervetti” su chi vuol cucinare bene.
Vari incontri su Dante a 700 anni dalla morte tra cui una caccia al tesoro dantesca.
Tutto questo a testimonianza dell’ampia gamma di libri per tutti i gusti. Per quanto riguarda il nostro territorio, ha suscitato interesse il libro di Daniela Bertini “La Bici delle storie” messo in bella mostra allo stand “Pacini editore”.
La posizione decentrata degli arsenali repubblicani e del museo delle navi anche rispetto a Palazzo Blu avrebbe potuto prevedere un bus navetta o i trenini turistici utilizzati per piazza dei Miracoli.
Sarebbe stato anche un modo accattivante per far apprezzare ancor di più una zona da poco predisposta ad aumentare l’offerta turistica di Pisa.
Ora si aspetterà l’edizione “20” di Pisa book festival, un appuntamento da non perdere.