E' davvero con grandissimo piacere che pubblico il profilo di questa settimana, uscito come sempre dalla penna di Stefano Benedetti, ma con un valore in più.Quello delle storie compiute, che nascono in quel passato che abbiamo preso come riferimento, ma che arriva fino ai giorni nostri, dando completezza alle vite e alle vicende dei personaggi che vengono ricordati. Ancora di più quando si racconta la storia di un emigrante, quale che ne sia il motivo all'origine. Mi unisco perciò a quanto scrive Stefano, dedicando questo articolo all'amico Leo Gargi
Vi porto con me.
Questa volta mi adatto forzatamente all’uso di usare parole “ongresi”, come disse una signora vecchianese tanti anni fa, quando andai a casa sua a prendere la figlia, con pantaloni a campana, camicia di seta, ciuffo sbarazzino biondissimo e una macchina sportiva rossa (prestata da un amico carrozziere): “G. vieni, c’è un ongrese che ti vole!”
Ma torniamo a noi e al titolo di una saga stellare universalmente conosciuta e amata, dove non c’è niente di impossibile, cominciando dai protagonisti.
Il comune di San Giuliano, insieme a quello di Calci, che ultimamente si sono appropriati della Voce del Serchio, come se quello di Vecchiano non avesse o volesse tener vivo l’interesse della sua popolazione, i due comuni dicevo, hanno finanziato un viaggio stellare alla ricerca di nuovi pianeti/impianti dove inviare i loro messaggi.
La redazione si prepara alla nuova sfida con il suo equipaggio ”Six wonderful editors” formato da Unknownboss, Skyvalter, Sergobi, Threlucas, Baldman (detto Alias o Trex) e Chiubecca, quello con qualcosa sempre a tracolla. Data la non disponibilità di Unknownboss abbiamo pensato di ingaggiare un lettore, tale Lastman, che ha gentilmente accettato. Allora tutti a bordo della Little garden car e via con l’ipospazio.
Primo pianeta visitato è stato Badriver, dove una tempesta solare ha distrutto ogni cosa vivente.
Qui non legge nessuno, contatore 0.
Prossima tappa Dryfeet.