E' davvero con grandissimo piacere che pubblico il profilo di questa settimana, uscito come sempre dalla penna di Stefano Benedetti, ma con un valore in più.Quello delle storie compiute, che nascono in quel passato che abbiamo preso come riferimento, ma che arriva fino ai giorni nostri, dando completezza alle vite e alle vicende dei personaggi che vengono ricordati. Ancora di più quando si racconta la storia di un emigrante, quale che ne sia il motivo all'origine. Mi unisco perciò a quanto scrive Stefano, dedicando questo articolo all'amico Leo Gargi
Vi porto con me.
Questa foto mi ha molto colpito. Sono partigiane in una strada di Milano, probabilmente alla fine della guerra.
Sono straordinarie e colpisce il forte contrasto fra i loro indumenti ordinati, i loro capelli sistemati, la loro evidente femminilità e le armi che portano in mano. Sono loro in primo piano della foto e appaiono determinate e decise; fanno parte delle 35.000 donne che hanno fatto la Resistenza in Italia, pagando anche loro un prezzo molto alto. Di queste infatti 1859 furono vittime di violenza e stupro, 4635 arrestate torturate condannate, 2750 deportate, 623 fucilate o cadute in azione.
Da tutto questo avrebbe potuto nascere un’Italia migliore.
Nick