none_o


L'articolo di oggi non poteva non far riferimento alla festa del SS. Crocifisso che Pontasserchio si appresta a celebrare, il 28 aprile.Da quella ricorrenza è nata la Fiera del 28, che poi da diversi anni si è trasformata in Agrifiera, pronta ad essere inaugurata il 19 aprile per aprire i battenti sabato 20.La vicenda che viene narrata, con il riferimento al miracolo del SS. Crocifisso, riguarda la diatriba sorta tra parroci per il possesso di una campana alla fine del '700, originata dalla "dismissione" delle due vecchie chiese di Vecchializia. 

. . . quanto ad essere informato, sicuramente lo sono .....
Lei non è "abbastanzina informato" si informi chi .....
. . . è che Macron vuole Lagarde a capo della commissione .....
"250 giorni dall’apertura del Giubileo 2025: le .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
Colori u n altra rosa
Una altra primavera
Per ringraziarti amore
Compagna di una vita
Un fiore dal Cielo

Aspetto ogni sera
I l tuo ritorno a casa
Per .....
Oggi è venuto a mancare all’affetto di tutti coloro che lo conoscevano Renato Moncini, disegnatore della Nasa , pittore e artista per passione. .....
di Umberto Mosso
I RIBOLLITI.

8/11/2021 - 15:09

                                     I RIBOLLITI.


Il fatto che Renzi sia antipatico, spaccone, strafottente e che sia riuscito ad andare in paradiso a dispetto dei santi nonostante questo, è rancio buono solo per la truppa. Ai “generali” non frega niente di tutto ciò, è altro che li irrita.
A loro brucia che un ragazzotto di provincia li abbia messi nel sacco per quattro anni di fila e perfino dopo essersene liberati abbia continuato a fargli fare la figura dei fessi per altri tre.
Tre anni nei quali, mentre i “generali” erano imbambolati dopo il voto del 2018, ha prima evitato che il futuro si riducesse a un bipolarismo tra M5S e Lega, lasciando che i populisti andassero insieme al governo (Conte 1) per dimostrare che erano due facce della stessa medaglia e l’alternativa andava costruita altrove.
Poi, quando quella formula fu decotta al punto giusto, ha usato l’incontinenza di Salvini per metterlo fuorigioco, evitando la rivincita elettorale della destra alla quale il PD si era già rassegnato (Conte2).
Quindi è riuscito, praticamente da solo, a mettere fine al disastro giallorosa mandando a spasso Conte e tutta la sua corte dei miracoli, creando le condizioni a Mattarella, la cui elezione a PdR era stata un suo precedente successo, e a Draghi per mettere in sicurezza il Paese.
Ce n’è più che a sufficienza per far pesare la bilancia dalla parte di Renzi. A meno che non si rubi sul peso.
I suoi successi sono direttamente proporzionali all’invidia politica di una classe dirigente insipiente e mediocre, chiusa a difesa del suo potere ossificato. Possono tollerare la sua presenza?
Li brucia nei tempi, ripetutamente, sul piano delle idee delle quali, poi, sono costretti ad appropriarsi. Li continua a sfidare pubblicamente in Parlamento, con proposte concrete e logica ferrea, costringendoli a costruire menzogne per salvare la faccia.
Hanno provato di tutto, insulti, ingiurie e diffamazioni di ogni tipo, campagne mediatiche ossessive, inchieste farlocche, terra bruciata attorno ad amici e sostenitori, perfino gli arresti dei genitori, poi revocati da giudici più indipendenti.
Ora la diffusione di documenti personali senza alcuna rilevanza penale, acquisiti col sospetto di modalità illegali, provano che il procedimento contro di lui ha come unico scopo quello di fornire ad altri l’occasione per alimentare il discredito politico e fomentare l’odio sociale.
Gli altri sono i “generali”, i suoi peggiori nemici, che hanno fatto la fila in Procura convocati come testimoni a carico. Credibili come i testimoni a carico di Enzo Tortora. Ridicolo se non fosse drammatico per la credibilità delle Istituzioni giudiziarie.
In attesa delle prossime flatulenze, magari in coincidenza con la Leopolda, apprendiamo che sono passati dal brindisi a champagne dei “bravi”, nel 2016, a quello di don Abbondio col ponce, sere fa.
A ciascuno le sue seratine, galleggianti come le teste di cavolo “verzotto” in ogni ribollita alla fiorentina che si rispetti.





+  INSERISCI IL TUO COMMENTO
Nome:

Minimo 3 - Massimo 50 caratteri
EMail:

Minimo 0 - Massimo 50 caratteri
Titolo:

Minimo 3 - Massimo 50 caratteri
Testo:

Minimo 5 - Massimo 10000 caratteri