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Il mese scorso è stato presentato un nuovo libro pubblicato dall'Editore MdS, "Il coraggio tra i fiori di ortica", un'opera intensa e profonda cheracconta l'infanzia non solo nella sua dimensione più luminosa, ma anche nelle sue ombre, fatta di giochi e risate, ma anche nelle sue ombre, tra segreti, paure, abusi e battaglie quotidiane che i più piccoli affrontano con straordinaria forza.

Un libro che ci ha subito colpito e per il quale si preannunciava un sicuro interessamento e successo a livello nazionale.

Quando si recrimina a Prodi e Ciampi di aver accettato .....
. . . v'ha fregato anda e rianda con il no all'Europa .....
Dinno a Livorno : Con leuri e cianno assistemato
. . . gredigi🤔 con la vecchia lira ora una pizza .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Raccontino di Giancarlo Montin
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Incontrati per caso...
di Valdo Mori
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di Angela Baldoni
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Magnifico salvifico silenzio
È il primo maggio, uno splendore
Grazie all'esodo di tutte le persone
che lontane da casa
vivon la percezione
di fruire .....
ad oggi la situazione è peggiorata
ora anche tir, pulman turistici , trattori, camion con cassoni per massi,
etc. . E ad alta velocita,
inquinamento .....
di Gabriele Adriano Gagetti
IL VECCHIANESE - ANTICO - MODERNO e ATTUALE

20/11/2021 - 14:35

Gabriele Adriano Gagetti IL VECCHIANESE - ANTICO - MODERNO e ATTUALE

Voglio poterla chiamare "la mia fetta di piazza"..... Il luogo che dal vecchio campanile si spenge all'angolo del grande palazzo, che ospita il Municipio e la casa natale di Antonio Tabucchi.

Un tempo, beh! A occhio e croce metà anni settanta questo scorcio, alla stessa ora avrebbe visto la presenza di un "pipiume di gente".
La costruzione bassa, tinteggiata di rosa pallido ospitava il mitico bar dei socialisti con la leggendaria gestione di Liggero e le sue epiche battaglie con Tubo, proseguendo c'era il gabinetto dentistico del Del Lupo e ancora la Macelleria di mio padre dove ora insiste il Miropizza.
Il cancellone introduceva al grande cortile dei Franceschi dove abitava la Egle (donna eccezionale) per poi proseguire con l'assicurazione dell'appuntato (babbo di Claudio la Guardia) e il negozio della Feni titolare della cartoleria che quando era chiusa, lo era perché era a Lucca ma tornava subito.
Il portone a seguire introduceva alla casa natale di Antonio Tabucchi ove risiedeva sua madre Riesa e suo padre Adamo titolari del bar in angolo che meritano una narrazione a parte tanto era alto il loro prestigio.
La Riesa in particolare, rampolla di una famiglia di levatrici, sua mamma Rina, sua sorella Anna, sua zia Egle, tutte levatrici, avendo un carattere molto forte e acceso non disdegnava la contesa verbale che di solito si concludeva con un "ma stai zitto che t'ho tirato fuori io dalla passera di tu madre!" e tanto bastava.
Per Adamo mite e accomodante c'era la Riesa con il carattere della guerriera e forte del suo modo di essere riusciva simpatica anche quando esagerava.
Quanto mi mancano le sue boutade degne di un film di Mario Monicelli e sopratutto i suoi gesti sopra le righe..... Dei must assoluti.
Oggi certe cose non sarebbero più ammesse, ma all'epoca, specialmente nei giorni assolati lei era uno spettacolo.
Oggi, quei ponteggi sottintendono alla realizzazione del museo dedicato a suo figlio Antonio Tabucchi, ma spero anzi auspico che sia Riesa sia Adamo trovino il loro spazio di fama in quella che fu la casa di colei che sempre diceva "ho fatto partori' le meglio passere di Vecchiano"





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