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In questo nuovo articolo di Franco Gabbani le vicende storiche, incentrate tra la fine del '700 e l'inizio dell'800, travalicano i confini della Valdiserchio, come già accaduto in diverse occasioni, e d'Italia, espandendosi in Europa.E' la storia di un giovane costretto a seguire la carriera militare per problemi e ripicche amorose, con l'inevitabile nefasta conclusione, raccontata utilizzando le stesse parole dell'ussero, che ci danno uno spaccato di un'esistenza iniziata negli agi della famiglia gentilizia e terminata sui campi di battaglia 

Comune di Vecchiano
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Massimiliano Angori sindaco
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La ricerca è attiva in tutta Italia
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Migliarino Nodica Pisa e Vecchiano.
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. . . dalla parte della Palestina ? Perché il governo .....
Com’è noto il generoso 110% e i suoi fratelli, .....
Bravo Bruno da o di ovunque tu sia, sono con te. .....
. . . prima che siano passati almeno 30/ 40 anni chiederà .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Vivrò con la faccia che tu amavi
Coi miei giochi sempre nuovi
Col difetto di sognare
Lo so che ho imparato a dirti amore
Quando ormai ci era di andare
Dove .....
Se i limiti di velocità servono a tutelare la sicurezza, non capisco perchè le auto della Polizia Municipale si debbano nascondere per poi rilevare .....
Le Parole di Ieri
La Littorina

1/12/2021 - 18:53


Ogni tanto mi vengono in mente nuove parole non inserite al tempo nel libro Le Parole di Ieri. Ce ne sono molte, anche suggerite, e più volte, negli anni, ho pensato di farne una versione aggiornata, ma poi non ne ho fatto di nulla. 

Certo che i libro ha ormai una ventina d'anni e molte di quelle inserite, e che ancora si potevano usare, si sono perse. In questo mondo così veloce anche la parola, specie quella parlata, subisce continui mutamenti e molte parole scompaiono e spesso vengono sostituite da altre, specialmente in lingua inglese. 
Quello del mutare della lingua è un fenomeno naturale ma negli ultimi anni ha acquistato una particolare velocità spinto dalle nuove tecnologie.

Ma oggi è capitato di ricordare la Littorina e mi è venuto il desiderio di inserirla nel giornale perchè credo che molti non ne abbiano mai sentito parlare.

La Littorina (di mussoliniana fonetica) era un autobus su ruote, secondo la definizione del costruttore Fiat e doveva portare conforto con sedili di pelle e velocità elevata, ai tanti lavoratori pendolari che usavano il treno. Viaggiava infatti alla straordinaria velocità di 110 KM orari, il doppio della normale velocità dei treni normali, dove il confort era spesso minimo.
Non usava l'elettricità ma motori di autocarri diesel o benzina che avevano anche il pregio di poter essere riparati, in caso di guasto, con estrema semplicità e velocità.
Molti di noi anziani la ricordano e l'hanno anche usata per i propri spostamenti di operai o studenti.

Oggi si stanno studiando sistemi innovativi e alternativi di trasporto su rotaia e anche la nostra Scuola Superiore di S.Anna è attiva in tali progetti.

Per saperne di più una facile lettura al link seguente:

https://www.lalampadina.net/magazine/2018/06/tecnologia-la-littorina-ed-i-treni/

 P.G_

 

 
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