Se la guerra si dovesse decidere in televisione probabilmente sarebbe una guerra infinita, stante le diverse e spesso divergenti opinioni. Su tutto, sulle cause, le strategie, le soluzioni. Ma ogni opinione è di per sé, per definizione, rispettabile, se non presa per interesse personale o strategia politica. Ognuno ha il diritto costituzionale di esprimere la sua evitando sempre di offendere gli altri.
Quando la poesia chiama bisogna rispondere.
(di Nadia Chiaverini)
Credo che nascondere o modificare il proprio corpo che invecchia, faccia parte di un agire - imparato - che non vuole farci accedere con agio alla saggezza dell'invecchiamento.
Quando ero bambina aspettavo con entusiasmo la seconda domenica di maggio perché era la festa della mamma e coincideva con quella del paese di Migliarino dove vivevo con la mia famiglia.
È morto il senatore No vax Bartolomeo Pepe, dopo giorni in rianimazione per il Covid
Entrato a Palazzo Madama nella lista dei Cinque stelle, poi passato al misto e al Gal, il senatore era ricoverato nel reparto di terapia intensiva al Cotugno di Napoli. Nel 2016 voleva proiettare in Senato il film sulle bufale antivacciniste del medico radiato Wakefield
È morto oggi, dopo essere stato ricoverato in terapia intensiva, il senatore ex M5s Bartolomeo Pepe, sostenitore di tesi No vax. Aveva 59 anni. Pepe era arrivato nella rianimazione dell’ospedale Cotugno di Napoli con una polmonite bilaterale interstiziale derivata da Sars-CoV-2. Secondo il Mattino era stato prima sottoposto a ventilazione non invasiva, poi era stato sedato e intubato. Le sue condizioni erano però peggiorate.
"Siamo ufficialmente in dittatura", "Bisogna sgonfiare questa ridicola isteria, fomentata ad arte, per il coronavirus". Sono alcuni dei contributi che il senatore Pepe, convinto sostenitore di tesi antivacciniste, aveva postato sulla sua pagina Facebook, sulla quale al posto della foto profilo aveva scelto di mettere il logo dell'associazione N.O. vax Italia. Tanto per essere chiaro.
Pepe era entrato a Palazzo Madama con le elezioni elezioni politiche del 2013, nella lista dei Cinque stelle. Ma nel marzo del 2014, in disaccordo con i vertici grillini – soprattutto perché questi avevano scelto di abbandonare la linea fortemente critica verso i vaccini –, era uscito dal M5s e aveva aderito prima al gruppo misto e poi al gruppo di centro-destra “Grandi Autonomie e Libertà-Unione dei Democratici Cristiani e dei Democratici di Centro”.
Nel mondo prima della pandemia, i no vax avevano infatti assunto posizioni di rilievo in Parlamento grazie al M5s. Deputati, senatori, un florilegio di convegni, interviste, video, improperi e strafalcioni per dire che c’è un complotto delle multinazionali farmaceutiche che fanno quattrini con i vaccini. “Piuttosto che vaccinare 30 bambini si potrebbe mettere 29 bimbi in classe col primo che prende il morbillo, o è troppo gratis?”, diceva il senatore Bartolomeo Pepe, ex M5s, il 18 marzo 2017. Il 4 ottobre 2016, proprio su iniziativa del senatore Pepe, si intendeva proiettare in Senato il film “Vaxxed: from cover-up to catastrophe”, che difende la tesi falsa sui presunti rapporti tra vaccini e autismo, sostenuta da Andrew Wakefield, condannato per frode e radiato dal Medical Register del Regno Unito. Palazzo Madama, in seguito alle polemiche, annullò l'evento.