Se la guerra si dovesse decidere in televisione probabilmente sarebbe una guerra infinita, stante le diverse e spesso divergenti opinioni. Su tutto, sulle cause, le strategie, le soluzioni. Ma ogni opinione è di per sé, per definizione, rispettabile, se non presa per interesse personale o strategia politica. Ognuno ha il diritto costituzionale di esprimere la sua evitando sempre di offendere gli altri.
Quando la poesia chiama bisogna rispondere.
(di Nadia Chiaverini)
Credo che nascondere o modificare il proprio corpo che invecchia, faccia parte di un agire - imparato - che non vuole farci accedere con agio alla saggezza dell'invecchiamento.
Quando ero bambina aspettavo con entusiasmo la seconda domenica di maggio perché era la festa della mamma e coincideva con quella del paese di Migliarino dove vivevo con la mia famiglia.
#Casalino regna incontrastato
La cosa più fastidiosa del #tweet a reti unificate di #Conte, #Letta e #Speranza, a parte l'enorme dispiacere che il Partito Democratico abbia deciso di affidare la propria comunicazione ad un Rocco Casalino qualunque, è che, come nella migliore tradizione del MoVimento 5 Stelle, quello che hanno scritto in tre è innanzitutto banale, ma anche e soprattutto falso.
La banalità è tutta qui: "Lavoreremo insieme per dare al Paese una o un Presidente autorevole in cui tutti possano riconoscersi" ... io invece pensavo che l'obiettivo fosse eleggere un imbecille di parte, pensa un po'.
La falsità, la narrazione, la storia raccontata a fini solo ed esclusivamente di comunicazione è che, in effetti, non sono affatto d'accordo su nulla. Perché da un lato Enrico Letta, ricordandosi la storia dalla quale viene e la serietà che lo ha contraddistinto in passato, vuole garantire la governabilità del paese fino al 2023, con #Draghi; Giuseppe Conte vuole farlo cadere il governo attuale e farà di tutto perché ciò accada ... con i #5stelle poi completamente allo sbando; Roberto Speranza sta con chi decide qualunque cosa, basta che lo facciano rientrare nel #PD e gli facciano fare il #Ministro.
Ma comprendo che in un tweet tutto queste cose pareva brutto scriverle.