L'articolo di oggi non poteva non far riferimento alla festa del SS. Crocifisso che Pontasserchio si appresta a celebrare, il 28 aprile.Da quella ricorrenza è nata la Fiera del 28, che poi da diversi anni si è trasformata in Agrifiera, pronta ad essere inaugurata il 19 aprile per aprire i battenti sabato 20.La vicenda che viene narrata, con il riferimento al miracolo del SS. Crocifisso, riguarda la diatriba sorta tra parroci per il possesso di una campana alla fine del '700, originata dalla "dismissione" delle due vecchie chiese di Vecchializia.
La Voce ha tante sfumature e il Serchio le fa sue.
O il contrario.
Non è una foto fatta con artifizi al piccì, ma fatta nell’Oncino all’alba.
I colori vibrano come corde di arpa, toni alti, medi e bassi e l’acqua del Serchio li modula come suoni da vedere con gli occhi e sentire con il cuore.
Ognuno scelga la canzone che preferisce e guardi fissamente lo schermo: si adatterà alla vista.
Ora tolga l’audio: si adatterà al battito del cuore.
No, non sono né malato né pazzo, ma solo innamorato del mio Serchio!
I latini dicevano: "Vox Auseri”, i francesi “La voix de Serchio”, quasi come gli spagnoli che dicono “La Vox del Serchio” e con la nostra italica Voce finisce la bellezza del Serchio e del suo nome.
È inutile che gli inglesi cerchino di avvicinarsi con “The voice of the Serchio”, ci mancherebbe altro!
Se volessero poi partecipare ai nostri giochi verbali anche i tedeschi saremmo alla frutta, anzi alla “torba”!
Ci pensate a “Die Stimme des Serchio”?
O al cinese “Sài er ji ao de shengyn” o allo stranamente affine “Sawt al sirt shyu” arabo?
Meglio allora il samoano/hawaiano “Ka leo o Serchio”!