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Il successo di lettura delle precedenti serie di articoli, realizzati da Franco Gabbani e Stefano Benedetti, sulle vicende di persone e famiglie del nostro territorio, ci ha spinto a proseguire nel lavoro, con una nuova serie di articoli, frutto del lavoro di Franco Gabbani, che potremmo definire con il titolo “Persone, vicende e curiosità storiche della valle del Serchio e non solo”.   

Circolo ARCI Migliarino
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Comune di Vecchiano
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#NotizieDalComune #Natale23
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Non ti curar di di lui ma guarda e leggi. Povera Schlein, .....
. . . maanche chi li alleva però.
Se è indirizzato .....
passare da rivoluzionario a reazionario è proprio .....
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"Lo sciopero .....
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Giornata di contrasto e prevenzione alla violenza maschile sulle donne.

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Ai sauditi 119 voti, 29 a Busan, solo 17 a Roma.
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di Massimo Calvi
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Occhi, occhiali e lenti a contatto
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di Bruno Pollacci
Direttore dell'Accademia d'Arte di Pisa
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E poi quel vento arrivò
Oltre quel fiume e le nuvole
Entrò discreto nella camera
E mi parlò di Te
Ad altri giorni pensai
In cui creavi quadri
La .....
Appuntamento sull'Oder
di Francesco Borgese

Omaggio al padre della scrittrice
Maria Concetta Borgese

Di Carlo Edizioni



In questa lettura .....
Le emozioni letterarie di Lily.

10/2/2022 - 13:32



Ho cercato inutilmente di far parlare questa solitudine.... Pino Daniele 


Forse in mezzo ad un mondo affollato ha intravisto la solitudine. Forse un giorno, passeggiando in Spaccanapoli brulicante di umanità, ha incontrato lo sguardo perso di qualcuno. Forse l’ha sperimentata lui, la solitudine. Perché scegliere di essere solo, di trovare sé stesso, radici, vissuti, futuro o passato, può anche fare bene all' anima. Se invece la solitudine la si patisce, come abbandono, indifferenza, invisibilità, ti porta un groppo in gola, uno struggimento infinito. Sono stanze e cieli senza parole, senza abbracci, senza sguardi. E puoi morire tra i tuoi pensieri, raccolta in te stessa seduta su una sedia, con un Dio finalmente pietoso che ti poggia la mano sulla testa e ti agguanta il cuore con gentilezza.

Lo spero.

Perché il mio Dio si incazzerebbe, atterrerebbe più che suscitare. Ma lui lo sa che sono intemperante, bizzosa, scoppiettante. Ogni tato sospira e mi acciuffa. Tanto per ricordarmi che anche se non amo i suoi intermediari, anzi li detesto in gran parte, il capo è lui. La fede è un dono, un fardello, un dubbio, un imbarazzo, la possibilità consolante di essere immortali, unici. Ma in verità siamo unici anche senza un Dio, la vita ci appartiene. Ed è appunto quando sei consapevole che potresti vivere anche senza la sua idea, che potresti non averne bisogno, che il gioco si fa serio. Quando anche il Perché, dove sei, facile la storia del libero arbitrio non generano sdegno o derisione, è proprio esattamente lì che sai di essere perduta all'ateismo. Da quel momento come va va, devi prendere la bicicletta e andare dove la solitudine è un sospiro e una vergogna. Essere soli non è mai una colpa, non essere riusciti a conquistare l’amore e l’attenzione di qualcuno. E' al contrario la vigliaccheria di chi ha scelto di tenersi stretto il suo tempo, la sua vita luccicante (non è oro quel che luccica).

Ciao Irma lasciami la bicicletta appoggiata all' albero...

(bimba pedala e chiacchera quando serve, il bene è l'unica cosa che non si paga)

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