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La Pro Loco Ripafratta “Salviamo La Rocca” organizza per sabato 18 maggio una conferenza dal titolo “Crocevia di cammini - Il confine pisano-lucchese tra itinerari e cammini, beni storici, turismo sostenibile e volontariato culturale”. L’evento si terrà a Villa Roncioni, nel borgo di Pugnano, comune di San Giuliano Terme, alle ore 10

. . . il sig Marino vuole metter becco dove da anonimo .....
Correva voce, al Circolo, che Bruno della Baldinacca .....
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Cara manuela
io non so con esattezza i pro e i contro .....
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di Mario Lavia
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di Biancamaria Coli seg. PD Circolo di Nodica
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di Umberto Mosso
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IMMAGINA San Giuliano Terme
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Crollo mura di Volterra; mozione di Pieroni (Pd)
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A cura di Erminio Fonzo
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da Museo del Bosco
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Di Gavia
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di Michelle Rose Reardon a cura di Giampiero Mazzini
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Dal 17 al 19 Maggio ore 10.00 - 20.00
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Forum Innovazione di Italia Economy" II EDIZIONE
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Valdottavo, 17 maggio
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Pisa: quartiere delle Piagge
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Pisa, 16 maggio
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Credevo di riuscirci mare
Ma non ti potei solcare
Ma è vero giuro è vero
Pur cambiando la vela e mura
Se gira il vento dritta
Al cuore
Per amarti .....
La Proloco di San Giuliano Terme, attenta alla promozione e alla valorizzazione dell'ambiente indice il concorso "il giardino e il terrazzo più bello" .....
di Mario Lavia
Figli di Putin L’Italia si smarca a fatica dal putinismo imposto dai populisti (e dal gas)

25/2/2022 - 8:43

Figli di Putin L’Italia si smarca a fatica dal putinismo imposto dai populisti (e dal gas)

Matteo Salvini e Giuseppe Conte hanno condannato l’invasione del Cremlino, ma evitando di prendersela con il dittatore russo, come invece ha fatto Enrico Letta. Per fortuna Quirinale e Palazzo Chigi hanno indirizzato il nostro Paese nella parte giusta della storia, ma resta il grande problema energetico

Mentre sull’Europa cala una nuova cortina di ferro per volere della Russia di Vladimir Putin, l’Italia per una volta si ritrova senza grandi smagliature di qua dalla cortina, a fianco dell’Ucraina invasa e contro il Cremlino incendiario. Non era scontato. 

Il primo partito in Parlamento, il Movimento 5 stelle, è da sempre solcato da simpatie putiniane in odio all’ordine mondiale fondato sui principi dell’atlantismo democratico e multipolare; il partito più forte della destra, la Lega, è (stata) una delle pedine sovraniste che Mosca ha sempre guardato con favore, per non dire sostenuto in vario modo e che infatti tradisce un qualche fastidio in tutta questa vicenda che vede Putin (definito da Matteo Salvini nel 2019 «il migliore uomo politico del mondo») sul banco degli imputati nel Tribunale della Storia. 

Mentre è stata più netta Giorgia Meloni, che ha condannato Mosca senza giri di parole, ma la cosa non deve sorprendere: non risulta un particolare legame ideologico tra Fratelli d’Italia e il Cremlino – chissà, forse per una sorta di transfert anticomunista – che pure non vede certo male i vari pezzi sovranisti qua e là per il mondo. 

È dunque soprattutto il cuore dei gialloverdi a non battere per Kiev. Il Fatto è come al solito l’organo di riferimento dell’antiamericanismo della destra e della sinistra estrema, nelle sue diverse forme. Il trucchetto usato da Salvini e da opposti ambienti di sinistra sta nell’assicurazione di essere contro la guerra ma senza fare nomi e cognomi di aggressori e aggrediti, e c’è chi rispolvera il vecchio pacifismo pilatesco, come Emergency che in un comunicato non cita Putin e la Russia. 

In questo quadro il capo leghista, gran tessitore delle trame Cremlino-via Bellerio (ricorderete il caso Gianluca Savoini) avrebbe potuto trovare nell’aggressione russa all’Ucraina un momento di protagonismo, di eccitata partecipazione, di sottile godimento per l’inusitato attacco all’Europa. Ma sarebbe stato clamorosamente solo. E quindi i putiniani d’Italia stavolta hanno dovuto mettere la coda tra le gambe. 
Quindi senza alcuna enfasi, Salvini e Giuseppe Conte hanno condannato l’aggressione, pur evitando di attaccare frontalmente l’autocrate di Mosca come invece ha fatto Enrico Letta, che ieri ha avuto la prontezza di chiamare la gente in piazza sotto l’ambasciata russa a Roma – un semplice sit in senza bandiere se non quelle della pace – invitando «all’unità del Paese e del mondo libero contro la follia di Putin». 

Una linea dura che è poi quella di Mario Draghi e ovviamente di Sergio Mattarella. Il Capo dello Stato ha convocato ieri pomeriggio il Consiglio supremo di Difesa che ha emesso un comunicato in cui dopo la condanna della Russia si parla di «misure severe» da assumere nel contesto delle decisioni dell’Unione europea. 
Il presidente della Repubblica e il capo del governo hanno schierato dunque l’Italia – e non c’era da dubitarne – dalla parte del mondo libero, e in questa scia soprattutto il Pd ha dato la linea alla politica italiana. Impedendo dunque sul nascere posizioni ambigue del M5s.

Resta il tema delle sanzioni più dure, volte al colpire il sistema di pagamenti internazionale swift, richieste da Joe Biden. L’Italia e la Germania sono dipendenti dal gas russo, che pagano con il sistema swift, per questo chiedono un approccio meno radicale, oppure di escludere dalle sanzioni i pagamenti per l’approvvigionamento energetico.
Ecco perché stamane Draghi riferirà in Parlamento in una situazione abbastanza ottimale, addirittura con tutte le forze politiche d’accordo nella condanna dell’invasione e nel sostegno all’Europa e ai suoi alleati in difesa dell’Ucraina – «Paese amico», ha sottolineato il Consiglio supremo di difesa. Naturalmente Pd, Italia viva, +Europa, LeU, Forza Italia (e Fratelli d’Italia!) lo faranno convintamente e sinceramente, mentre grillini e leghisti si accoderanno obtorto collo.

Meglio così, merito di Mattarella, Draghi e Letta. Sempre per la serie che è stata davvero una fortuna la conferma del primo al Quirinale (potevano esserci Frattini o la Casellati…) e di SuperMario a palazzo Chigi. 





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Minimo 3 - Massimo 50 caratteri
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25/2/2022 - 23:02

AUTORE:
vecchianese di s. Frediano

Quanta verità c'è nelle tue parole e quanta ipocrisia nei nostri comportamenti. Spero si arrivi ad una pace il prima possibile, per il popolo Ukraino in primis, e per tutti. Dopo due anni di pandemia, una nuova guerra in Europa era l'ultima cosa da aspettarsi. Dicevo, ritrovata la pace, spero si passi a fatti concreti : personalmente vedrei bene lo scioglimento della NATO. Organismo che ha dimostrato una volta di più di non essere utile alla causa. Sono più di trent'anni che il Patto di Varsavia non esiste più, che senso può avere ancora oggi un organismo del genere, utile solo a dare pseudo coperture per comportamenti pirateschi e controproducenti per la Pace.

25/2/2022 - 14:52

AUTORE:
democratico

La U.E e l’Italia hanno fatto bene a condannare e trovare le modalità sanzionatorie nei confronti della Russia. L’Europa non può non esimersi ad usare tutte le soluzioni per contrastare la prepotenza russa in Ucraìna.

Così come non condivido l’incomprensibile divisione tra ucraini russofoni e ucraìni in uno stato sovrano dove le autonomie sono il sale dell’europeismo.

Vedremo storicamente chi sono stati i mandanti di questa sporca guerra, tanto appare troppo evidente che oggi il mandante è sulla cronache di tutti i media occidentali.

Mi permetto tuttavia a rimarcare i motivi per i quali non mi trovo completamente d’accordo sui percorsi storici e politici degli ultimi trent’anni, dove sono evidenti i pesi e le misure che l’Europa ha adottato o non applicato nei confronti dei nostri alleati occidentali e atlantici.

Israele, Turchia, Stati Uniti, Gran Bretagna, Francia, Russia …., possiamo dire che i loro comportamenti internazionalmente invasivi non si sono dimostrati esemplari...? Così come si vorrebbe oggi con la Russia di Putin per l'Ucraìna?

Che il dramma dell’Ucraìna diventi oggi la pietra miliare affinché l’Occidente, ma anche la Cina e la Russia... diventino finalmente credibili agli occhi dei popoli, in particolar modo per quelli in via di sviluppo che ci guardano e muoiono per attraversare il nostro mare, e ricercare la felicità che solo una parte d’Europa si è attivata ad accogliere, mentre quella nostra stessa parte d’Europa non è in grado di aiutare l’Ucraìna a diventare Europa degli europei e non degli atlantismi; quell’Europa che non necessariamente dovrà essere sancita dall’appartenenza all’alleanza atlantica, ma dal desiderio di condividerne le Regole, la Storia, la Cultura, il Futuro.

I nemici dell’Europa Unita e della Pace sono i razzisti, i populisti, i sovranisti, gli integralismi religiosi… e non sono tutti assimilabili a nazioni geografiche, ma ciascuna nazione ne cova il malessere, Italia/Europa compresa.

Questa guerra assurda è la dimostrazione che l’Europa non è stata in grado di difendere la propria autonomia dalle appartenenze militari/difensive, e tracciare una propria linea inclusiva pacifica ed europea nei confronti del popolo ucraìno/ russofono, aldilà dei leaders che li governano.