Il mese scorso è stato presentato un nuovo libro pubblicato dall'Editore MdS, "Il coraggio tra i fiori di ortica", un'opera intensa e profonda cheracconta l'infanzia non solo nella sua dimensione più luminosa, ma anche nelle sue ombre, fatta di giochi e risate, ma anche nelle sue ombre, tra segreti, paure, abusi e battaglie quotidiane che i più piccoli affrontano con straordinaria forza.
Un libro che ci ha subito colpito e per il quale si preannunciava un sicuro interessamento e successo a livello nazionale.
Riccardo Cocciante la lanciò negli anni 70 del ‘900 e Margherita divenne simbolo d’amore, ma Carl Linneo l'aveva già classificcata negli anni 70 del ‘700 scegliendo per il suo nome la parola latina bellus, bello, e perennis che non muore mai, tradotto poi in Margherita (bellis perennis).
Faccio qui un appello affinché la pianta da donare, anche simbolicamente, alla Donna per il suo giorno sia la margherita per diversi motivi:
1 il nome le si addice,
2 la mimosa sta diventando “floscia” in questo periodo,
3 la margherita non costa nulla,
4 la mimosa ringrazia per non avere i rami strapazzati e rotti,
5 avremo tutto l’anno un fiore a disposizione per Lei!
Donna, per noi sei “bellis perennis”!
Io non posso stare fermo con le mani nelle mani
Tante cose devo fare prima che venga domani
E se lei già sta dormendo io non posso riposare
Farò in modo che al risveglio non mi possa più scordare […]
Poi saliamo su nel cielo, e prendiamole una stella
Perché Margherita è buona, perché Margherita è bella
Perché Margherita è dolce, perché Margherita è vera
Perché Margherita è un sogno, perché Margherita è il sale
Perché Margherita è il vento e non sa che può far male
Perché Margherita è tutto, ed è lei la mia pazzia
Margherita, Margherita
Margherita, adesso è mia.