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La Pro Loco Ripafratta “Salviamo La Rocca” organizza per sabato 18 maggio una conferenza dal titolo “Crocevia di cammini - Il confine pisano-lucchese tra itinerari e cammini, beni storici, turismo sostenibile e volontariato culturale”. L’evento si terrà a Villa Roncioni, nel borgo di Pugnano, comune di San Giuliano Terme, alle ore 10

. . . il sig Marino vuole metter becco dove da anonimo .....
Correva voce, al Circolo, che Bruno della Baldinacca .....
Il tuo forse lo ha guadagnato ultimamente ed il mio .....
Cara manuela
io non so con esattezza i pro e i contro .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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di Mario Lavia
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di Biancamaria Coli seg. PD Circolo di Nodica
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di Umberto Mosso
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IMMAGINA San Giuliano Terme
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Crollo mura di Volterra; mozione di Pieroni (Pd)
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A cura di Erminio Fonzo
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da Museo del Bosco
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Di Gavia
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di Michelle Rose Reardon a cura di Giampiero Mazzini
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Dal 17 al 19 Maggio ore 10.00 - 20.00
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Forum Innovazione di Italia Economy" II EDIZIONE
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Valdottavo, 17 maggio
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Pisa: quartiere delle Piagge
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Pisa, 16 maggio
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Credevo di riuscirci mare
Ma non ti potei solcare
Ma è vero giuro è vero
Pur cambiando la vela e mura
Se gira il vento dritta
Al cuore
Per amarti .....
La Proloco di San Giuliano Terme, attenta alla promozione e alla valorizzazione dell'ambiente indice il concorso "il giardino e il terrazzo più bello" .....
di Alessandro Maran
Altro che accerchiamento! Putin viola il Memorandum di Budapest del 94

8/3/2022 - 22:20

Altro che accerchiamento! Putin viola il Memorandum di Budapest del 94

La foto che illustra questo contributo è del 5 dicembre 1994 ed immortala il momento in cui la Russia, gli Stati Uniti e la Gran Bretagna firmano a Budapest un documento in cui garantiscono l’integrità territoriale dell’Ucraina in cambio della sua rinuncia alle armi nucleari.

Quell’accordo prese il nome di “Memorandum di Budapest”. Con questa intesa l’Ucraina accettava di smaltire l’enorme scorta di armi nucleari che aveva ereditato in seguito alla dissoluzione dell’Urss, aderendo al trattato di non proliferazione delle armi nucleari. Le testate nucleari (circa 1.800, un terzo dell’arsenale sovietico) furono di conseguenza inviate in Russia per lo smantellamento nei successivi due anni. In cambio, l’Ucraina otteneva, da Russia, Stati Uniti e Regno Unito (e successivamente anche da Cina e Francia), garanzie per la sua sicurezza, indipendenza ed integrità territoriale.
Secondo il memorandum, la Russia, gli Stati Uniti e il Regno Unito concordano, in cambio dell’adesione dell’Ucraina al trattato di non proliferazione delle armi nucleari e del trasferimento del suo arsenale nucleare in Russia a rispettarne l’indipendenza e la sovranità entro i suoi confini di allora; ad astenersi dalla minaccia o dall’uso della forza contro l’Ucraina; ad astenersi dall’utilizzare la pressione economica sull’Ucraina per influenzarne la politica; ad astenersi dall’usare armi nucleari contro l’Ucraina e a “sollecitare un’azione immediata del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite per fornire assistenza” in caso di un “atto di aggressione” contro il Paese.

Giusto per ricordare che lo sfacciato atto di aggressione della Russia di Putin non sta demolendo soltanto le città ucraine ma anche il moderno ordinamento giuridico internazionale. Del resto, lo sappiamo, nessun uomo è un’isola, nessuno può considerarsi indipendente dal resto dell’umanità, sappiamo che non bisogna mai chiedere per chi suona la campana (“Essa suona per te”) e sappiamo anche, come scriveva appunto Hemingway, che “oggi non è che un giorno qualunque di tutti i giorni che verranno. Ma quello che accadrà in tutti i giorni che verranno può dipendere da quello che farai tu oggi”.



Alessandro Maran
Già senatore del Partito democratico, membro della Commissione Esteri e della Commissione Politiche Ue, fa parte della presidenza di Libertàeguale. Parlamentare dal 2001 al 2018, è stato segretario regionale dei Ds del Friuli Venezia Giulia.






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