none_o

Anche per il 2024 si terrà il concorso ideato da MdS Editore dedicato al territorio e all'ambiente, attraverso le espressioni letterarie ed artistiche delle sezioni Racconto, Poesia, Pittura.tpl_page_itolo di quest'anno sarà "Area Protetta".Per questa dodicesima edizione, oltre al consueto patrocinio dell'Ente Parco Regionale Migliarino, San Rossore, Massaciuccoli, che metterà a disposizione la bella sala Gronchi per la cerimonia di premiazione, partner dell'iniziativa saranno la Sezione Soci Versilia-Valdiserchio di Unicoop Firenze e l'associazione La Voce del Serchio.

Comune di San Giuliano Terme - comunicazione
none_a
Prefettura di Pisa – Ufficio Territoriale del Governo
none_a
Massimiliano Angori
none_a
. . . non discuto. Voi riformisti fate il vostro cammino .....
. . . l'area di centro. Vero!
Succede quando alla .....
. . . ipotetica, assurda e illogica. L'unica cosa .....
. . . leggo:
Bardi (c. d) 56% e rotti
Marrese ( c. .....

per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com

per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
Di Gavia
none_a
di Michelle Rose Reardon a cura di Giampiero Mazzini
none_a
di Mollica's
none_a
Di Siciliainprogress
none_a
C'è qualcosa, un tesoro
che tutti cercano.
Non è pietra preziosa
ne' scrigno d'oro:
si chiama semplicemente
LAVORO
Se poi al lavoro
si aggiunge .....
La Proloco di San Giuliano Terme, attenta alla promozione e alla valorizzazione dell'ambiente indice il concorso "il giardino e il terrazzo più bello" .....
Giulio Galetti. @giuliogaletti. Architetto, Manager, Oste, Scrittore.
ROTTAMI ALLA DERIVA

13/3/2022 - 22:28

ROTTAMI ALLA DERIVA


Sono vecchi, decrepiti, nostalgici di tutti i sogni infranti e di tutte le velleitarie utopie su cui hanno costruito il loro microclima di relazioni elitarie. Un circolo di gente che piace, Capalbioti assortiti o isolani autentici con dammuso rivisitato dall'architetto di grido.

Rivoluzionari autentici, in velluto marrone, Clarks e flanella inglese, che vedono sgretolarsi i loro delirii da quarta internazionale.

Grandi estimatori di esotici Avana, o toscanelli introvabili che si magnificano vicendevolmente con toni da Bon Vivant.

Sono gli "Hasta siempre Resistenti" che marciano al fianco dei popoli sfruttati e oppressi. Non tutti, qualche eccezione: Tibetani, Uiguri, e ultimamente Ucraini che, chissà perché, dovrebbero mollare il colpo (ma nel loro stesso interesse si intende) anche quando il tallone dell'invasore calpesta le loro case, la loro terra e la loro libertà di scegliersi la forma di governo che più gli aggrada.

Da sempre al fianco dei Tupamaros, Sandinisti, o degli Hezbollah non riescono proprio a solidarizzare con il popolo Ucraino aggredito.

Non rientra nel loro schema rigido terzinternazionalista.

Vogliono la resa di un popolo martoriato dalle bombe per farla finita con questa seccante deviazione della Storia che confonde e sovverte le certezze granitiche di cui sono intrisi. E soprattutto testimoniano le posizioni più velleitarie su piazza. Per taluni di loro (i più fortunati) la cosa si trasformerà probabilmente, in un esercizio remunerativo di cui scopriremo (chissà) a posteriori, la magnitudine.

I novelli emuli di Zincone o Giulietto Chiesa (a libro paga KGB) si sbracciano accalorati. "La responsabilità è della NATO e dell'Europa che ha rovesciato il governo Ucraino nel 2014 con un golpe finanziato dagli USA".Lo ripetono anche un po' seccati per dover spiegar l'ovvio i vari Luciano Canfora, Tomaso Montanari, Barbara Spinelli e Tommaso Di Francesco. Lo fanno assecondano il racconto del Cremlino, che narra di una Ucraina vittima di un colpo di stato ai danni del governo di Viktor Yanukovich orchestrato dalla Ue, dagli Usa e dalla Nato. "Sono loro che hanno messo a repentaglio la sicurezza nel 2014 "Nei fatti, i Capalbioti et similia omettono di ricordare che il 14 Febbraio 2014 si celebrò un piccolo massacro di 100 manifestanti a seguito di una massiccia sollevazione popolare contro la sospensione degli accordi di libero scambio con l’Unione europea decisa dal governo, proteste note poi come "Euromaidan" Chi era presidente dell’Ucraina nel 2014Viktor Yanukovych un fedelissimo di Putin.

Presidente dal 2010 al 2014 artefice di una svolta che portò l’Ucraina da una politica di avvicinamento all’Occidente a una di stretti rapporti con la Russia. Ma non era già stato eletto presidente in precedenza. Sì, nel 2004, quando era primo ministro, ma l’elezione presidenziale fu annullata dalla Corte Suprema ucraina con l’accusa di vasti brogli, intimidazione dei votanti e corruzione di massa. Il voto truffa scatenò manifestazioni di protesta denominate la “Orange Revolution”, la Rivoluzione arancione, una pacifica rivolta popolare. Nella ripetizione del voto, Yanukovich fu battuto dal candidato avversario, 52 a 44 per cento.

Chi era il suo avversario nelle elezioni 2004Viktor Yushchenko, un leader dell’opposizione, liberaldemocratico e filooccidentale.

Durante la campagna elettorale subì un tentato assassinio con una sofisticata forma di diossina. Dopo una lunga degenza sopravvisse, ma rimase sfigurato dagli effetti del veleno. Yushchenko accusò tre uomini con cui era andato a cena, una dei quali vicecapo dei servizi segreti ucraini, che aveva anche cittadinanza russa e che fuggì a Mosca. La Russia lo ha messo sotto la sua protezione.

Yanukovich ci riprova e riesce a diventare presidente…Nel 2010 si ripresenta alle presidenziali, sempre con una piattaforma pro-Mosca, e vince 48 a 45 per cento contro la premier filo-occidentale Yulia Tymoshenko, la cui sconfitta viene ingenerata da una grave crisi economica a seguito delle interruzione delle forniture di gas all’Ucraina creando enormi difficoltà alla popolazione.

Putin (oggi come allora) usa sempre gli stessi metodi.Come si è comportato Yanukovich quando è arrivato al potereHa represso il dissenso e limitato il ruolo dell’opposizione cercando di creare una forma di “democrazia controllata” di fatto un sistema autocratico. Ha incarcerato con accuse di corruzione la sua avversaria alle presidenziali, Yulia Tymoshenko, con un processo che l’Occidente ha giudicato totalmente immotivato. Ha preso provvedimenti contro la libertà di stampa introducendo forme di censura. Ha passato una legge per riconoscere il russo come una delle due lingue nazionali dell’Ucraina. E quando sono iniziate le dimostrazioni di protesta ha introdotto una legge per vietare le proteste.Siamo dunque alla rivolta popolare, con una serie di proteste spontanee organizzate sui social media, nella piazza principale di Kiev a favore dell’adesione all’Europa unita.“Maidan” significa piazza in ucraino ed Euromaidan diventò presto il nome della protesta, allargando i suoi obiettivi alla lotta contro la repressione delle libertà e la richiesta di dimissioni del presidente. Dai primi sit-in in novembre, le dimostrazioni crebbero fino a portare 400 mila persone in piazza, estendendosi gradualmente al resto del paese,I movimenti di piazza hanno portato a un accordo fra l’opposizione pro-Ue e il governo ucraino, con la mediazione di Germania, Francia e Polonia, a cui sono seguite la fuga di Yanukovich (con malloppo 2,4 Miliardi di $) e la sua successiva rimozione con infamia da parte del Parlamento ucraino.

Da allora in Ucraina si sono svolte elezioni presidenziali nel 2014, vinte dal filoeuropeista Petro Poroshenko, e nel 2019 con la vittoria dell’attuale presidente Zelensky con il 73% di consenso in un paese che vede il 40% della popolazione di origine russa.

Di una regia da parte dell’Occidente dietro alle proteste popolari di piazza finalizzate a un colpo di Stato, a oggi, non esiste alcuna prova.Esistono gli svolazzi saccenti di coloro che non si sono mai liberati dagli slogan "Fuori l'Italia dalla NATO".

Pensare che uno dei loro punti di riferimento era una persona seria che si diceva essere più tranquillo sotto l'ombrello NATO rispetto al Patto di Varsavia (correva l'anno 1973)

+  INSERISCI IL TUO COMMENTO
Nome:

Minimo 3 - Massimo 50 caratteri
EMail:

Minimo 0 - Massimo 50 caratteri
Titolo:

Minimo 3 - Massimo 50 caratteri
Testo:

Minimo 5 - Massimo 10000 caratteri

14/3/2022 - 15:41

AUTORE:
Leonardo Bertelli Migliarino

Sono d'accordo con Landini e pure con il sig. Borghello, il quale oltre a voler inviare le armi si arruolerà in una brigata internazionale e andrà a combattere contro i Russi, sparando contro i carri Lince venduti a Putin nel 2015 dal governo Italiano, a fianco del popolo Ucraino. Così la sera farà compagnia ai 2 giocatori di briscola. Visto che noi siamo i pacifinti, lui sarà un guerra vero...

14/3/2022 - 10:43

AUTORE:
Bruno Baglini, Migliarino

La canfora era un lenimento antico che la Placida con quelle mani ruvide piene di setole mi faceva "le fregagioni alla vita".
Soffrire di terribili mal di schiena a 13/14 anni era perchè costretto a lavorare come un "omo maturo" ma diceva mi pà: fortunato te, io ho visto du' guere e te la terza te un la vederai perché firrebbe il mondo.

Venghino i Canfora eredi di Giulietto Chiesa a dir bene sempre e comunque dei compagni russi che occupano l'Ungheria, la Polonia, la Crimea, ed ora speriamo che si fermino in Ucraina perchè il disegno del nuovo zar è l'Eurasia, passando dalla Via del Balipedio per arrivare a Barcellona per competere alla pari con la Cina.
...bermigesù si sono convertiti la rimanenza dei grillini, i leghisti che volevano scambiare un mezzo Putin con Sergio Mattarella, ma i reggicoda comunistichi areggiano.

14/3/2022 - 9:30

AUTORE:
P.G_

Esistono, lo sappiamo tutti, i famosi haters, odiatori seriali, di solito gente rozza che scrive una frase poco più, come gettare un sasso e ritirare la mano tipico dei vigliacchi.
Poi esistono questi odiatori più fini, intellettuali, che sono preparati e sanno esporre molto bene la loro idea.
E' che non possono fare a meno (forse è il clima generale) di passare prima per la denigrazione degli altri.
Questo giornale ne ospita più di uno, selezionati a dovere, che non possono fare a meno di giocare sempre in attacco contro il personaggio, il politico di turno, che non si confà con la loror idea. Sempre giusta, la loro.

Non so chi sia questo Galetti e nemmeno perchè sia stato selezionato per questo giornale ma so che mentre i personaggi in foto rimarranno sempre di importanza nazionale e forse storica, il tale Galetti non lo ricorderà nessuno.
Come dise il grande Houdini al campione dei pesi massimi che lo contestava: quando lei non sarà più campione io sarò sempre Houdini!